Attualità
Caso Vassallo, pusher alleati per farlo fuori?
Redazione
12 gennaio 2011 15:59
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POLLICA. Spunta un nuovo sospettato del delitto Vassallo, il sindaco di Pollica freddato con nove colpi di pistola il 5 settembre scorso a pochi metri dalla sua abitazione. Si tratterebbe di un pregiudicato che opera periferia napoletana tra Ponticelli, Chiaiano e Scampia. L’incrocio di centinaia di tabulati telefonici portano all’ultima traccia sulla quale lavorano il procuratore della Repubblica Franco Roberti, il pm antimafia Rosa Volpe e gli investigatori del Ros e del reparto operativo dei carabinieri. Proprio lì, nella periferia napoletana, sarebbe nata l’alleanza criminale per uccidere Angelo Vassallo.

Pusher napoletani e salernitani non accettavano che un sindaco avesse intimato agli spacciatori di sloggiare dal porto di Acciaroli con lo smercio di droga. Più di un indizio porterebbe su una traccia. I pusher sarebbero stati presi in prestito da affaristi, che avevano motivi di speculazione immobiliare, vogliosi di far fuori il sindaco-pescatore che capiva troppo. Dopo una consultazione ravvicinata tra pusher napoletani e salernitani (quest’ultimi facenti capo al presunto killer che ha trovato ospitalità a Medellin subito dopo l’omicidio), tra Ponticelli, Chiaiano e Scampia sarebbero state acquistate una o più pistole per ammazzare Vassallo, che affrontava con coraggio chi voleva la droga ad Acciaroli.  



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