Una vasta operazione antidroga che ha interessato la provincia salernitana, e particolarmente le zone di Battipaglia, Eboli, e Capaccio, è stata messa a segno, questa mattina, dai Carabinieri del R.O.S., affiancati dai militari del Comando Provinciale di Salerno, i quali hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Salerno,diretta dal dott. Franco Roberti, nei confronti di 19 indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e reati ad esso connessi.
Sottoposte a perquisizione anche altre 3 persone indagate a vario titolo per i medesimi reati. L’operazione, denominata “Fiore”, è scaturita da un’attività di indagine che ha preso il via nel 2002: due anni di indagini, fino al 2004, che hanno permesso ai militari di scoprire un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina. A capo dell’organizzazione, Gianicolo Giuseppe, residente in località Bivio di Santa Cecilia, che dell’abitazione condivisa con Giannella Antonietta, anch’essa colpita da medesima ordinanza, aveva fatto la base operativa del gruppo criminale operante sul territorio campano ed, in particolare, nella provincia di Salerno, estendendosi anche in Calabria e Sicilia. A fungere da deposito per la droga la casa di Santa Cecilia, utilizzata anche come punto di riferimento per i vari acquirenti. Ben radicati i collegamenti con l’estero, specialmente con Germania e Olanda. Sette le persone che compivano continui viaggi per reperire e trasportare tra i due paesi esteri la cocaina: GIANICOLO Giuseppe, CHIARAMONTE Salvatore, NICOLOSI Orazio, , FARABELLA Davide, GIANNELLA Antonietta, JANSONE Liva e RINALDI Paolo. Proprio quest’ultimo, addetto al reperimento e all’acquisto della sostanza stupefacente in Olanda, ne organizzava l’introduzione in Italia avvalendosi di due corrieri stranieri: 6 i chili di cocaina che inizialmente venivano nascosti all’interno di una rivendita di auto a Scafati , per poi essere trasferiti a Santa Cecilia presso l’abitazione di GIANNELLA Antonietta e del Gianicolo. Implicate anche altre quattro persone che provvedevano a immettere sul mercato la droga: BELMONTE Umberto, FARABELLA Davide, FORTE Roberto e VERRUCCIO Alfonso, facente anche funzione di mediatore per lo smercio degli stupefacenti. A tenere i contatti in Calabria, invece, era MOLLACE Giuseppe. Coinvolte a vario titolo anche cinque persone originarie di Castellamare di Stabia addette all’importazione e allo smercio in Italia della sostanza stupefacente: DE LUCA Catello, LUCARELLI Giovanni, MARTINELLI Raffaele, MAURINO Ernesto e FIORILLO Massimo. I contatti siciliani erano, invece, tenuti da altre due persone del posto, RINALDI Alfio e GIUFFRIDA Carmelo, operanti nella zona di Catania e aree limitrofe, come acquirenti e distributori. L’operazione ha interessato anche le province di Napoli, Messina, Padova, Catania, Siracusa, Reggio Calabria, Pisa, Teramo, Ancona, Bologna e Cuneo.