E’ atteso per la fine di gennaio e l’inizio del prossimo mese di febbraio il picco più alto di contagio quanto al virus dell’influenza A. Intanto, nella provincia salernitana, si registrano alcuni casi ma si diffonde anche la sindrome di quanti ai primi sintomi temono di essere stati infettati. Un’influenza quella A che non è più pericolosa di quella stagionale ma che si diffonde con maggiore rapidità. L’importante però è non allarmarsi e ricorrere alle cure dei sanitari quando i sintomi sono insistenti e gravi. Le ultime notizie riferiscono di tre casi sospetti che, poi, si sono rivelati negativi, registrati presso l’ospedale di Eboli. I tre pazienti che sono stati ricoverati presso il Maria Santissima Addolorata erano una  donna di 75 anni, una ragazzo 19enne ed un uomo. Per loro solo un’influenza stagionale, come per l’anziano 84enne ricoverato nei giorni scorsi presso l’ospedale di Oliveto Citra. Qui i casi di influenza A restano due: restano ricoverati in isolamento presso la terapia intensiva del presidio di Oliveto Citra, il 50enne di Buccino e la 24enne di Valva. Le loro condizioni non si sarebbero aggravate , nel corso della notte, ma restano gravi. A preoccupare soprattutto la ragazza affetta già da un indebolimento fisico e da un handicap ma anche il 50enne che sarebbe stato colpito, nei giorni scorsi, da una grave emorragia. Intanto, sempre ad Eboli, si è in attesa dell’esito di un tampone eseguito su una donna di 40 anni, di Oliveto Citra, ricoverata per sospetto contagio nella terapia intensiva all’indomani di un parto cesareo cui era seguita una crisi respiratoria.

Il Ministero della Salute continua a raccomandare la somministrazione del vaccino contro l’ influenza soprattutto ai pazienti a rischio di complicanze e alle persone non a rischio che svolgano attività di particolare valenza sociale. Quindi via libera alla somministrazione agli over 65, ai bambini con più di 6 mesi, alle persone affette da malattie croniche cardiocircolatorie, dell’apparato respiratorio, malati di tumori,  persone con insufficienze renali o malattie metaboliche.