Attualità
NOTA INDIRIZZATA AL SINDACO
NOTA INDIRIZZATA AL SINDACO
Puc Capaccio, minoranza chiude polemica e ribadisce opinione sulla scadenza dei termini
Comunicato Stampa
20 agosto 2015 09:34
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CAPACCIO. Proroga termini presentazione Puc in Campania. A chiusura della polemica instauratasi tra maggioranza ed opposizione, riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota dei consiglieri comunali di minoranza Gennaro De Caro, Pasquale Cetta, Nino Pagano e Franco Tarallo sul redigendo Puc di Capaccio, protocollata al municipio: "Preg.mo Sig. Sindaco, nell’ereditare la Sua recente nota di riscontro alla nostra comunicazione del 07 c.m. acquisita al n. 28536 di protocollo dell’amministrazione procedente, non possiamo che condividere con molti cittadini un senso di disagio e una crescente preoccupazione per tutti gli aspetti legati al processo di formazione del PUC che ora si aggrava anche in considerazione del palese pressappochismo con il quale ha inteso trattare una vicenda che invece merita di essere avvicinata con serietà e senso di responsabilità. Le vicende legate al nuovo PUC che si trascinano ormai da quando Lei è il primo cittadino in aggiunta ad oltre un decennio precedente, rappresenta ormai un aspetto particolarmente delicato per la vita del nostro comune, per il quale abbiamo sentito e sentiamo il dovere di intervenire più volte nella garanzia di assolvere al mandato ricevuto dai cittadini tutti, che insieme a imprenditori, operatori economici e forze sociali manifestano da tempo una condizione di crisi economica e sociale insostenibile e per questo non più prorogabile. Non saremo complici inconsapevoli di una disfatta o di pregiudizievoli condizioni socioeconomiche né per questo vorremmo trovarci ad approvare una qualsiasi proposta pur di fare fronte ad uno stato di necessità imposto dalle gravi condizioni in cui ci troviamo da tempo grazie anche alle scelte amministrative che ha voluto adottare.

Quali consiglieri comunali di minoranza riteniamo doveroso proporre alcune precisazioni non perché siano da considerare in soccorso alla nostra precedente comunicazione del 07 c.m., bensì per le Sue gravi, affannose e deliranti esternazioni che offendono i destinatari della missiva e ancor più il ruolo e le funzioni istituzionali cui è chiamato ad assolvere, lasciando intuire con estrema chiarezza che non sono stati compresi i contenuti pronunciati nel nostro scritto.
Nonostante oramai siamo tutti abituati alle continue “uscite” Sue e di quanti intendono impropriamente rappresentare di volta in volta questa maggioranza, i chiarimenti che seguono si impongono come doverosi nel rispetto dell’interesse dei cittadini, che ahinoi continuano a subire azioni e scelte inaccettabili imposte per oltre tre anni da Lei e dalla Sua maggioranza di governo municipale.
A ben vedere e sempre nell’interesse dei cittadini e degli Organi Istituzionali chiamati in causa sull’argomento, attrezzati di cucchiaino vediamo di chiarire ancora una volta i termini delle questioni affrontate, anche per accertare chi realmente abbia necessità di studiare prima di parlare o scrivere.
Per quanto in argomento e considerato che la proroga dei termini di validità degli strumenti urbanistici recentemente adottata dalla Giunta regionale è ben nota a tutti, il disposto normativo allegato alla Sua nota Le viene restituito con l’ubbia e la piena ragione che possa esserLe ancora d’aiuto per uno studio più approfondito della materia, attività che vivamente Le consigliamo di esercitare con una certa urgenza all’unisono con eventuali consigliori e componenti del suo ufficio di gabinetto, anche se i risultati ad oggi ottenuti non lascino sperare per il meglio.
Tornando all’argomento, la proroga deliberata dalla Giunta Regionale con atto n. 325 del 21 luglio 2015 è riferita al termine di cui all’art. 1 co. 2 ove nel merito prevede che “i piani regolatori generali ed i programmi di fabbricazione vigenti perdono efficacia dopo 18 mesi dall’entrata in vigore dei Piani territoriali di coordinamento provinciale (PTCP) di cui all’art. 18 della legge regionale n. 16/2004”.
Appare evidente che il termine oggi prorogato a 48 mesi è riferito esclusivamente alla vigenza degli strumenti urbanistici, che in caso di decadenza o in loro mancanza allo stesso comma è precisato che “Alla scadenza dei 18 mesi nei Comuni privi di PUC si applica la disciplina dell’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia). Sono fatti salvi gli effetti dei piani urbanistici attuativi (PUA) vigenti”.
E non poteva essere diversamente dal momento che anche l’art. 44 della legge regionale n. 16 del 22 Dicembre 2004 al comma 3 prevede che “Nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici vigenti si applicano, fino alla data di entrata in vigore del Puc, i limiti di edificabilità di cui alla legge regionale n. 17/1982, salva l'applicazione delle misure di salvaguardia di cui all'articolo 10”.
In concreto la proroga si è resa necessaria per sopperire alla vacatio legis pianificatoria che nel caso verrebbe a determinarsi, tanto da comportare l’adozione di norme eccezionali di salvaguardia come prima ricordato. Fatto salvo ogni ulteriore provvedimento, come Consiglieri comunali ci chiediamo e chiediamo a Lei cosa avrebbe a che fare tutto questo con quanto da Lei asserito e coi termini fissati per la presentazione dei PUC che invece vanno riferiti esclusivamente a quanto previsto al comma 2 dell’art. 44 della Legge Regionale n. 16/2004 ( i comuni adottano, entro due anni dall'entrata in vigore del Ptcp, il Puc e il Ruec) e al comma 1 dell’art. 59 delle “Norme di Attuazione” del vigente PTCP ( i comuni adottano, entro ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del Ptcp, il Puc e il Ruec con potere sostitutivo della Provincia in caso di inutile decorrenza del termine, ai sensi della vigente legislazione regionale), ampiamente chiarito nella nota rammentata. Si esprima su questo senza tanti fronzoli e atteggiamenti superflui e pretenziosi. Si esprimano su questo il segretario comunale, l’ufficio responsabile. Ad oggi non risulta che i termini a cui abbiamo fatto riferimento siano stati prorogati o abrogati, a meno che Lei e la sua maggioranza non abbiate autonomamente provveduto anche in tal senso. Nel caso neanche questo purtroppo ci stupirebbe più di tanto data l’attività amministrativa di questi anni, troppo spesso caratterizzata dall’impropria adozione di atti riconosciuti poi illegittimi e considerato che ormai siamo tutti abituati a constatare l’applicazione di leggi a proprio uso e consumo. Egregio Signor Sindaco, senza ulteriori divagazioni sul tema, la domanda a questo punto è una sola: se dagli approfonditi studi effettuati da Lei e dai Suoi uffici risultino essere sopraggiunte norme da cui si evinca la proroga o l’abrogazione dei termini fissati al comma 2 dell’art. 44 della Legge Regionale n. 16/2004 e al comma 1 dell’art. 59 delle “Norme di Attuazione” del vigente PTCP e di ciò voglia informare i Consiglieri comunali e la cittadinanza. Egregio signor Sindaco, chiarisca questo dimostrando di aver studiato e di aver finalmente compreso di cosa stiamo parlando!

Se quanto sollecitato è da ritenere “inutile attività”, ci dica allora cosa debba essere oggetto di preoccupazione per l’ente e quali i “temi specifici” a cui fare riferimento per i quali valga la pena tenere impegnati gli uffici di consulenza. Considerato gli eventi amministrativi più recenti, è dato supporre che forse potrebbe essere ancora una volta la sistemazione delle cupole a Paestum, il futuro del museo Gran tour o la definizione delle aree edificabili del nuovo PUC che ormai tiene impegnato da oltre tre anni l’intera maggioranza di governo municipale. Se è vero che questi sono gli argomenti che non consentono distrazioni, viene spontaneo constatare quanto poco conti per Lei e la sua maggioranza il futuro sviluppo del territorio e della nostra comunità. Ai tanti avvocati e tecnici del nostro comune chiediamo responsabilmente di approfondire l’argomento nell’interesse generale della collettività, senza dover pensare che questo possa essere oggetto di timori o preoccupazioni per alcuno!!!

Quali Consiglieri comunali rinnoviamo,
la richiesta di applicazione dei poteri sostitutivi conferiti all’Amministrazione Provinciale ai sensi del comma 2 dell’art. 44 (Regime transitorio degli strumenti di pianificazione) della Legge Regionale n. 16/2004 e al comma 1 dell’art. 59 (Adeguamento del PUC e del PTCP e misure di salvaguardia) delle “Norme di Attuazione” del vigente PTCP.
la richiesta di Sue dimissioni e dei consiglieri di maggioranza".



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