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Alla riunione promossa dall’assessore Mario Miano, hanno partecipato la vice presidente della Provincia di Salerno, Anna Ferrazzano, il dirigente di settore, Domenico Ranesi, il presidente della Comunità Montana Bussento- Lambro e Mingardo, Gabriele Romanelli, il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta, dei Monti Lattari, Salvatore Grimaldi, del Calore Salernitano, Pasquale Caroccia, il consigliere della Comunità Montana Gelbison Cervati, Aniello Arena, Carmine Santese della Fai-Cisl, Giuseppe Carotenuto della Flai-Cgil, Antonio Favilene della Uila-Uil, Antonio Volpe della Ugl, Aniello Garone della Fai-Cisl. Dall’incontro è emersa la grave e diffusa preoccupazione derivante dall’assenza di proposte da parte della Regione Campania, atte a garantire una soluzione duratura alla crisi dovuta alla carenza di risorse finanziarie, necessarie alla prosecuzione delle attività di manutenzione del territorio delegate alle Comunità Montane ed alle Province dalla L.R. 11/96 ed alla conservazione del reddito di circa 2.500 lavoratori forestali attivi nell’ambito del territorio salernitano. I partecipanti hanno condiviso la necessità di trasmettere ai massimi livelli di responsabilità politica regionale il significato e le conseguenze di una situazione di precarietà ed incertezza che si protrae da un anno. I Rappresenti degli Enti presenti all’incontro hanno condiviso la proposta di presentare, nel rispetto della Legge, il proprio Piano annuale per il 2011, entro la fine del mese di febbraio, sulla cui base la Regione deve ripartire le necessarie risorse, garantendo, nel rispetto della L.R. 11/96, l’esercizio delle funzioni in materia di forestazione e bonifica montana da parte degli Enti stessi. A conclusione della riunione i partecipanti hanno deciso di chiedere al Presidente della Provincia, on. Edmondo Cirielli, di fissare tempestivamente un incontro con il Presidente della Regione Campania, on. Stefano Caldoro, per discutere della grave ed insostenibile situazione che perdura da molti mesi a scapito di migliaia di famiglie concentrate, per lo più, nel territorio salernitano.