CAPACCIO. Nella sala stampa dello stadio di Arezzo, accanto ad Eziolino Capuano, l’allenatore di quando era bambino. Lui è Raffaele Cirillo: passato da calciatore nelle giovanili di Herajon e Poseidon. Ed un sinistro interessante. Ha conosciuto Eziolino 25 anni fa, quando era un bambino di 9 anni che rincorreva un pallone e i suoi sogni, tra i pulcini proprio dell’Herajon. Le strade dei due si separarono allora, portando l’uno verso la carriera di allenatore e l’altro verso la laurea in Scienze della Comunicazione, con uno spiccato interesse per la scrittura. Nel corso della conferenza stampa antecedente la gara dell’Arezzo con la Carrarese, hanno presentato un manoscritto, ancora inedito, nel quale Raffaele Cirillo rievoca storie ed emozioni vissute sul terreno di gioco del “Salvatore Apadula” di Gromola, quando Eziolino era responsabile del settore giovanile.
La storia si evolve tracciando un profilo parallelo del bambino di allora e del suo allenatore, coinvolgendo nel suo sviluppo anche Vincenzo Montella, talento scovato proprio da Capuano.
Compare nel libro anche Jose Mourinho, protagonista con Eziolino di un gustoso episodio avvenuto al Master di Coverciano.
L’autore, raccontando il suo progetto editoriale, individua nel film di Ken Loach “Il mio amico Eric” un suo riferimento cinematografico. Capuano assume un ruolo assimilabile a quello di Eric Cantona nel film del regista inglese.
“Il filo conduttore è l’amore autentico e puro per questo sport – evidenzia Cirillo – Capuano ha definito compiersi, nella pagine di questo libro, una sublimazione autenticamente romantica del calcio. Animano le pagine del libro – continua l’autore – anche vicende accadute sui campi e personaggi che animavano la vita calcistica capaccese in quegli anni, tra cui Toni Grandino e Massimo Caramante, rispettivamente il mio primo e il mio ultimo allenatore”.