Attualità
Abusi edilizi, indagati Iannelli e Greco
Redazione
02 marzo 2011 08:59
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CAPACCIO. Truffa, speculazione edilizia, lottizzazione abusiva. Questi alcuni dei reati contestati  ai dieci indagati nell’ambito dell’inchiesta, avviata circa due anni fa, dalla Procura di Salerno, per abusivismo edilizio. L’indagine fa seguito agli accertamenti effettuati dalla polizia locale. In questi giorni, agli indagati sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Tra coloro che hanno ricevuto il provvedimento, anche l’assessore alle politiche agricole Antonio Iannelli (proprietario del suolo dove è avvenuta la lottizzazione abusiva) e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Carmine Greco. Gli altri indagati sono: Anna e Immacolata  Silvestro  di Napoli, (proprietarie immobili);  Pietro Guadagno (direttore lavori) di Capaccio; Luigi Merola, (rappresentante ditta esecutrice dei lavori) di Capaccio; Pasqualino Colace (proprietario immobile) di Capaccio; Mario e Pasquale D’Amico (proprietari immobile) di Capaccio;  Antonio Coccaro (tecnico redattore frazionamento terreno agricolo) di Agropoli.  La vicenda ha inizio nel 2007, quando ad Antonio Iannelli, all’epoca non ancora assessore, il Comune rilasciò un permesso a costruire per la realizzazione di un manufatto rurale con annesso deposito agricolo, in località “Macchia d’Olmo”, un fondo di sua proprietà. Iannelli, essendo imprenditore agricolo, non ha pagato, così come prevede la normativa, gli oneri di urbanizzazione. Nel 2008 i lavori si sono conclusi. A questo punto si concretizza la prima violazione con il frazionamento del fondo, non consentito per un terreno a destinazione agricola. Per cui si configura la lottizzazione abusiva. Uno dei lotti Iannelli lo tiene per se. I sopralluoghi effettuati dai caschi bianchi nel 2009 ( quando Iannelli era già assessore) hanno consentito di scoprire che l’amministratore aveva realizzato le opere sul suo lotto in difformità al permesso a costruire, attraverso un cambio di destinazione d’uso da deposito agricolo a civile abitazione. Tre particelle, attraverso il frazionamento, sono state successivamente alienate ad altrettanti proprietari. Le indagini consentono di accertare il concretizzarsi di una vera e propria  lottizzazione abusiva a scopo edificatorio. Così nel 2010 il magistrato della procura di Salerno, titolare dell’inchiesta, Guglielmo Valenti, dispone il sequestro delle strutture adibite a civili abitazioni, realizzate nei lotti frazionati, nell’ambito della lottizzazione abusiva. All’epoca il personale della polizia locale ha proceduto anche con lo sgombero delle tre abitazioni, tranne che per una che ha ottenuto la proroga fino a giugno 2011. In base alla serie di violazioni accertate tutti gli indagati rispondono di lottizzazione abusiva, concorso e deturpamento bellezze naturali. Iannelli risponde inoltre di truffa ai danni del Comune, in quanto non ha pagato gli oneri di urbanizzazione,  e di speculazione edilizia. Il tecnico comunale Greco risponde anche di concorso e abuso di ufficio, in quanto non ha provveduto a verificare che la zona agricola non era frazionabile.



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