Il romanzo scritto da Matteo Galdi (nella foto), “Il Serraglio”, ha varcato i confini nazionali: dalla Spagna è pervenuto un ambito riconoscimento. Infatti, qualche giorno fa, presso l'Associazione Culturale “Il Saggio” di Eboli, tramite un rappresentante della cultura di Madrid, è stato conferito all’autore il Diploma di merito, accompagnato da un elogio. “Il Serraglio” è una parola forte, dalla quale si evince un luogo di chiusura e di pena. Così veniva soprannominato l'ex orfanotrofio Umberto I di Salerno, per la rigida disciplina che vi imperava e per la carenza cronica del vitto. Tuttavia, il famigerato Istituto non è stato mai un riformatorio o casa di correzione per ragazzi disadattati, bensì esso ospitava adolescenti bisognosi e sfortunati, in massima parte orfani di guerra. La storia dell'orfanotrofio salernitano è durata 170 anni e, quando sembrava che le sue sorti andassero di male in peggio, ecco che all'orizzonte appare la luce della Divina Provvidenza. Prima l'aiuto di un ex allievo, Ralph Jork, che fece fortuna in America e poi quello del comm. Alfonso Menna, il quale seppe trasformare il "Serraglio" in un istituto di prim'ordine nella cura e nella formazioni dei giovani.

Lo scritto suscita molta commozione per le numerose vicende raccontate da Galdi, che  spera che il libro, quanto prima, sia adottato nelle scuole e divenire una guida per genitori e figli in quest’epoca moderna di massimo consumismo.