Attualità
Una centrale nucleare a Foce Sele?
Redazione
15 gennaio 2010 11:16
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Foce-del-Fiume-Sele

 

“Campania e nucleare” è il tema sul quale Verdi e Legambiente stanno, da mesi, dibattendo per fare chiarezza sulle intenzioni del Governo in merito alla scelta dei siti dove dovrebbero sorgere le nuove centrali e, tra questi, emergerebbe anche la zona di Foce Sele a Capaccio Paestum. “Sarebbero stati eseguiti, in questi giorni, dei nuovi sopralluoghi da parte dei tecnici dell’Enel e del Governo anche nella zona della foce del Sele, in provincia di Salerno, dove si ipotizza di realizzare una nuova centrale nucleare in alternativa al sito di Caserta”.  È quanto si legge in una nota del commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

“Potremmo arrivare ad una situazione drammatica poiché nell’ex centrale del Garigliano, in provincia di Caserta, si realizzerà il deposito nazionale di scorie nucleari, visto che sono già iniziati i lavori che si concluderanno nel 2011 - conclude Borrelli - alla foce del Sele di Paestum, invece, si realizzerebbe una nuova centrale atomica”.  Per l’esponente dei Verdi campani è necessario “lavorare per evitare l’attuazione di un piano atomico che trasformerebbe la Campania nella regione con il maggior numero di scorie e centrali nucleari d’Italia”.

Non è la prima volta che la zona del Sele viene scelta: già nel lontano 1979, stando ad un documento del Cnen (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, trasformato in Enea negli anni ‘80), Foce Sele sarebbe stato potenzialmente uno dei siti che poteva “ospitare” una centrale nucleare, ma che oggi, come ha evidenziato Greenpeace in un recente rapporto, “per i movimenti della terra ed il cambiamento atteso sui livelli del mare” presenta forti rischi. La zona fu considerata idonea dal Cnen, ma a rischio allagamento dall’Enea.

Una situazione che desta preoccupazione nella popolazione locale e che, secondo Legambiente, deve sottoporsi all’attenzione dei futuri candidati alle prossime elezioni regionali. “Nella campagna elettorale – dichiara il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomoi candidati, che dovranno governare nei prossimi 5 anni, devono dire chiaramente come la pensano e come intendono comportarsi nel momento in cui andrà stabilita la localizzazione dei siti per le centrali. Le Regioni hanno un ruolo essenziale nella definizione delle politiche energetiche italiane”. In Campania, si parte dalla recente approvazione della legge che vieta la presenza di centrali sul territorio, “una risposta chiara dal Governo che sta cercando di rimandare ogni decisione sui possibili siti a dopo le elezioni. Ma serve chiarezza e trasparenza. Gli elettori devono sapere chi li governerà”.



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