CAPACCIO. Al via gli interrogatori di garanzia degli indagati nell’ambito dell’inchiesta, avviata dalla Procura di Salerno, sull’organizzazione dedita al favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione  operante tra i comuni di Capaccio e Agropoli. Domani infatti, compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari,  la coppia di coniugi Vincenzo Marino, 33 anni e  Cristiane Ferreira Barbosa 32 anni, residenti  a Milano, entrambi in carcere; Carmela Federico 63 anni, di Capaccio; Diva Maria Piedade Cabral 38 anni, residente a Sesto San Giovanni (Mi); Roberto Ciuccio 27 anni, di Agropoli ; Sergio Prearo 37 anni, di Capaccio, tutti e quattro attualmente ai domiciliari; Leonardo D’Onofrio 42 anni, residente a Capaccio e  Patrizia Russo 42 anni, di Capaccio, sottoposti all’obbligo della firma. Prearo, D’Onofrio, Russo, sono titolari di agenzie immobiliari, Federico gestisce alcune case vacanze, Ciuccio è titolare di un villaggio vacanza ad Agropoli. Un sodalizio, che vedeva protagonisti all’apice dell’organizzazione Marino e la moglie, che operavano con la complicità di una brasiliana. Primo anello della catena criminale nei comuni di Milano e Brindisi. Qui Barbosa Ferriera stringe rapporti con le due prostitute in seguito picchiate, violentate e derubate, che hanno dato il via all’inchiesta. Le due squillo vengono dislocate da Milano a Capaccio e iniziano i contatti per l’individuazione degli alloggi. Circa una decina le squillo dipendenti della coppia di protettori nell’ambito del giro di prostituzione, ramificatosi tra Capaccio e Agropoli in questi ultimi due anni. Per tutti gli indagati  l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione nonché di favoreggiamento di illecita permanenza nel territorio dello Stato italiano di cittadini extracomunitari privi di regolare permesso di soggiorno. Marino  risponde, oltre ai reati in concorso con gli altri indagati, anche di  rapina, violenza sessuale, tentata estorsione, lesioni personali, minacce, esercizio case di prostituzione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ferreira Barbosa  risponde anche di  concorso in rapina, tentata estorsione, minacce, lesioni personali, esercizio case di prostituzione. Marino, Barbosa e Piedade Cabral reclutavano anche extracomunitari clandestini, ai quali davano specifici ruoli come l’attività di ricerca alloggi da destinare a case di prostituzione, il reclutamento di trans e prostitute. Un giro di favoreggiamento alla prostituzione e all’immigrazione clandestina che si sviluppava tra le contrade della Laura e Torre di mare nel comune di Capaccio e ad  Agropoli sul lungomare San Marco e Lungotestene, gestito a distanza dalla coppia di coniugi che opera anche a Milano, Brindisi ed altre città. Intanto, le indagini dei carabinieri,, diretti dal capitano Raffaele Annicchiarico continuano e sono   concentrate anche sui proprietari degli appartamenti.