ALBANELLA. Duplice omicidio di Armando Tomasino e Maria Francesca Lamberti (nella foto sotto): da rifare il processo a carico del capaccese Mario Cosimo Marsico e Radouane Halimi (nelle foto sopra), condannati rispettivamente all’ergastolo ed a 30 anni di carcere per il brutale assassinio della coppia, avvenuto nella loro abitazione, in località Fravita di Albanella, il 2 gennaio del 2012. La Corte di Cassazione ha accolto infatti il ricorso degli avvocati Gerardo Cembalo e Dario Masini, annullando con rinvio in Appello le due condanne, emesse in primo grado e confermate in Appello. Ora, le tesi sostenute dai due legali difensori hanno trovato accoglimento: in particolare, da valutare lo stato di assoggettamento del marocchino. Il rigattiere 57enne Tomasino, e la sua compagna 52 Lamberti, furono massacrati a coltellate: all’uomo furono inferti 37 fendenti all’addome, al torace, al fianco ed alla mano sinistra; la convivente, invece, subì 35 coltellate sul dorso, nantica ed addome. A scatenare il raptus omicida sarebbe stato il mancato pagamento di una partita di rame, che Marsico aveva rivenduto al rigattiere ma senza ottenere il compenso pattuito. Così, secondo l’accusa, si recò a Fravita per inscenare una sorta di spedizione punitiva, finita in tragedia nel sangue, facendosi accompagnare da Halimi per riscuotere il debito. Sarà ora la Corte d’Appello ad emettere una nuova sentenza a carico dei due complici.