CREMONA. Assolto dall’accusa di frode sportiva l’allenatore capaccese Angelo Alessio, attuale vice commissario tecnico della Nazionale Italiana, coinvolto assieme ad Antonio Conte, ct dell’Italia, nel processo che si è svolto presso il Tribunale di Cremona. I giudici hanno respinto la richiesta di condanna a quattro mesi di reclusione, con sospensione della pena, per il 51enne Alessio e di sei mesi per Conte, formulata dal pm Roberto Di Martino. Termina, così, la vicenda che ha riguardato i due allenatori, che da anni affrontano, in tandem, le esperienze su varie panchine, dalla serie A, con il tris di scudetti vinti con la Juventus ed ora con la Nazionale, con alle porte gli Europei in Francia ed il trasferimento al Chelsea, in Premier League. Il processo venne istruito per la partita di calcio di serie B Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011. Secondo l’accusa, Conte ed Alessio avrebbero dato il loro benestare ai calciatori del Siena affinché si accordassero con l'Albinoleffe per stabilire il risultato finale della gara, che vide vincere i bergamaschi per 1-0, con i toscani già promossi in serie A. I giudici non hanno però configurato il reato di frode sportiva, assolvendo entrambi.