Attualità
Pdl-Udc Capaccio: "Ritiriamo carte bollate, ma..."
Comunicato Stampa
15 aprile 2011 06:38
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Pdl-Udc_Capaccio

 

 

CAPACCIO. Riceviamo e pubblichiamo nota stampa diffusa dai Circoli e i Gruppi Consiliari del PDL e dell'UDC di Capaccio.

Inviamo nostra nota in relazione a quella del Sindaco di Capaccio, Pasquale Marino. Le minoranze sono pronte a riaprire un dialogo con la maggioranza su tutti i temi nell'agenda politica capaccese. Si dichiarano pronte a ritirare le (cosiddette dal Sindaco) "carte bollate". A tal proposito, Giuseppe Troncone, consigliere comunale del PDL, precisa che: "Le carte bollate, che bollate non sono, sono frutto in gran parte  di denunzie particolareggiate di cittadini (anonimi?) con vari indirizzi, fra cui il sottoscritto. La via seguita è stata quella istituzionale, l'unica che conosco per gli accertamenti di competenza. Documenti di denuncia di fatti che la stessa amministrazione  ha confermato con vari atti, inclusi quelli deliberativi".
Inoltre, precisiamo, a titolo di cronaca, affinchè sia fatta chiarezza su quanto chiedono le opposizioni, quelli che si ritengono i punti salienti di criticità del PUC di Capaccio e sui quali eventualmente cominciare un dialogo (che in realtà mai vi è stato) tra le parti politiche e sociali: la nascita della Città di Capaccio Scalo, con una sua crescita baricentrica e non lineare sulle vie di comunicazione (la cosiddetta nocerizzazione); la tutela del territorio contro il consumo del suolo con il completamento delle zone B, prima di prevedere lo sviluppo di nuovi insediamenti; l’eliminazione di tutte le zone B extraurbane, di cui ricordiamo Cannito solo come la manifestazione più rilevante di tale fenomeno; la riduzione di quei vincoli introdotti da Forte, non previsti dalle normative e non richiesti dal Consiglio comunale; una revisione e semplificazione delle NTA; l'adeguamento del PUC ai dettati del PTCP; la risoluzione della questione della viabilità di Paestum; il sottopasso di Paestum; una rimodulazione dei volumi a destinazione alberghiera e la conservazione delle aree PEEP di Capaccio Scalo.

NOTA STAMPA

I Circoli e i Gruppi Consiliari del PDL e dell'UDC di Capaccio prendono atto che con nota stampa il Sindaco Marino, non ha ancora chiarito quando parla di mandanti, a proposito del furto sacrilego al cimitero, a chi o cosa si riferisca. Avremmo preferito che facesse luce, pubblicamente e nelle debite sedi, sulle motivazioni che lo spingono a pensare ad un mandante e non ad un ignobile atto isolato di alcuni malfattori. Cogliamo, però, nel comunicato la volontà di chiarire meglio il senso delle affermazioni fatte in pieno Consiglio comunale, che appaiono, quindi, indirizzate ad allontanare l'ombra del sospetto dai banchi dell'opposizione. Restano invece aperti e non chiariti altri aspetti del suo intervento. Non capiamo, infatti, il significato di molte sue affermazioni quando egli, ad esempio, parla di prostituzione negli androni dei palazzi, quando parla di un consigliere comunale che avrebbe sponsorizzato l’arrivo dei nordafricani nel tabacchificio del Cafasso, quando parla del caso prostituzione a Capaccio facendo riferimento all’opposizione e simili altre amenità note solo a lui.
Riteniamo ed auspichiamo che certe "esternazioni" del Sindaco non debbano ripetersi più, anche se ben ne comprendiamo i motivi e le cause. Non siamo affatto insensibili al risvolto umano della vicenda dove sono messi in gioco i sentimenti più sacri e cari, quelli verso i genitori che non ci sono più. Per questo ricordiamo che, diversamente da quanto affermato in Consiglio Comunale, abbiamo prontamente espresso, come Partiti e Gruppi Consiliari ma anche singolarmente la nostra pubblica solidarietà e vicinanza umana e politica al Sindaco ed alla sua famiglia, senza sollevare dubbi o eccezioni come invece lui ed "altri" fecero in occasioni diverse. Precisiamo, inoltre, che l'intervento del consigliere dell'UDC, Nicola Ragni, era volto a cogliere una disomogeneità di comportamenti della maggioranza e dell'amministrazione comunale, garantista ed attendista verso propri esponenti, abusivisti conclamati o condannati ed interdetti dai pubblici uffici, mentre chiedeva il licenziamento per dei padri di famiglia indagati ma non certo rinviati a giudizio o condannati e, quindi anche loro, innocenti, fino a prova contraria. Ribadiamo che in quanto forze politiche, che agiscono con lealtà e trasparenza, è nostro costume presentare "a mano" eventuali "carte bollate" e non certo nascondendoci dietro incomprensibili, fumose e generiche accuse o peggio attraverso il killeraggio dei soliti anonimi. Apprezziamo la forma e la moderazione del comunicato che vorremo fosse quella non solo degli interventi in Consiglio Comunale, ma dell'intero dibattito politico a Capaccio. Facciamo voto alle forza politiche e sociali del paese affinché si torni ad un sereno debattito tra le parti fatto di contenuti ed idee, più che di veleni e sospetti. I Capaccesi ci chiedono chiarezza e trasparenza nei comportamenti e nel confronto politico, ma soprattutto di abbassare i toni del confronto politico. Osserviamo che se di apertura si vuol parlare questa non può che essere frutto di un dialogo e di un confronto tra le parti in cui le cose da fare siano concordate pubblicamente e linearmente senza nascondersi dietro presunte e strumentali "gentili concessioni" calate dall'alto come invece affermato da alcuni esponenti della maggioranza nell'ultimo Consiglio comunale.
Infatti, riteniamo che la maggioranza abbia perseguito i propri scopi e fini (politici ed amministrativi) sempre e comunque senza nulla o quasi concedere alle richieste delle altre forze politiche e sociali del paese se non su questioni marginali senza cogliere il senso di quanto queste affermavano. Per questo non siamo contrari a "ritirare le carte bollate" ma chiediamo, come abbiamo già fatto da tempo senza ricevere risposta alcuna,  un passaggio di trasparenza e di chiarezza che non vuol essere frutto di un braccio di ferro tra opposizioni e maggioranza, ma una esigenza sentita dai nostri concittadini. Chiediamo cioè lo stralcio di tutte le posizioni riconducibili direttamente od indirettamente ad amministratori comunali nel PUC che hanno creato un intollerabile e palese conflitto d'interessi e tanto clamore nel paese

I CIRCOLI E GRUPPI CONSILIARI DEL PDL E DELL'UDC DI CAPACCIO

 



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