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FRANCO E PAOLILLO: "FANTASIE, ADIREMO VIE LEGALI"
FRANCO E PAOLILLO: "FANTASIE, ADIREMO VIE LEGALI"
Legambiente: ‘Capaccio spiaggia da incubo’, Comune annuncia querele per danni d'immagine e procurato allarme
Alfonso Stile
13 agosto 2016 13:50
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CAPACCIO PAESTUM. Legambiente prima premia a suon di Vele e poi scredita severamente Capaccio Paestum, innescando l’ira dell’Amministrazione comunale retta dal sindaco, Italo Voza, pronta ad adire le vie legali per chiedere un maxi risarcimento per danno d’immagine e procurato allarme, nel clou della stagione balneare che vede lidi e strutture alberghiere della città dei Templi pieni di turisti e villeggianti.
A preannunciarlo l’assessore all’Ambiente, Enzio Franco, a tutela dell’immagine della Città e di un litorale costiero che quest’anno, oltre a ricevere la Bandiera Blu Fee per il secondo anno di fila (con ben 7 spiagge lungo 13 km di costa), è stato premiato con 4Vele proprio da Legambiente e Touring Club Italia, nell’ambito della Guida Blu 2016.
Pomo della discordia, un articolo dal titolo “Acqua sporca e zero cartelli, le spiagge da incubo” pubblicato oggi sul portale online dell’Ansa, che nel citare i dati 2016 raccolti da Goletta Verde di Legambiente sulle coste italiane, indica “la situazione più ridicola e agghiacciante a Capaccio, in provincia di Salerno”, sottolineando che “alla foce del rio Laura, inquinato da coli fecali oltre il doppio dei limiti di legge, un gruppetto di bambini faceva allegramente 'acquagym' nell’acqua sporca, guidato da alcuni adulti (si spera ignari) sulla spiaggia. Cartelli che indicavano la non balneabilità, neppure l’ombra”, per poi infierire così in merito alla mancanza di idonei cartelli sugli arenili: “Ci sono anche situazioni tragicomiche, come quella di Capaccio o del Lido Comunale di Reggio Calabria”.
Una notizia d’agenzia che ha mandato su tutte le furie l’Amministrazione comunale, che in merito all'articolo in questione, ripreso da altre testate e diffuso anche sui social network, attraverso l’assessore Crescenzio Franco e il delegato alla Fascia Costiera, consigliere comunale Maurizio Paolillo, diffonde gli eccellenti dati Arpac dichiarando quanto segue: “Facciamo davvero fatica a dover rincorrere e smentire il nulla, ovvero affermazioni gratuite e non suffragate da dati. L’articolista fa riferimento nella sua fantasiosa ricostruzione al rio Laura. Ebbene, il rio Laura, cari concittadini e turisti, non esiste! Detto questo è superfluo continuare. I dati ARPAC parlano chiaro. Abbiamo sette tratti di costa eccellenti e uno buono. Pubblicare e pubblicizzare notizie di questo tipo non è professionale e non è rispettoso di un territorio e della propria economia. Questa volta, non basteranno le solo smentite ma è d’obbligo, poiché ci spetta il compito di difendere l’immagine di una cittadina e di una costa insignita da Bandiera Blu e 4Vele Guida Blu, adire le vie legali e querelare chi diffonde e pubblicizza simili notizie infondate e denigratorie. Sono state in primis le associazioni di categoria a chiedercelo, su tutte ovviamente il Consorzio Lidi di Paestum che ci ha fatto sapere che si unirà costituendosi anch’esso come soggetto danneggiato”.



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