SAN SEVERO. Convalidato il fermo del 16enne accusato dell’omicidio di Mario Morelli, il 17enne di Eboli ucciso a colpi di pistola a San Severo, in Puglia, il 6 ottobre scorso, e del tentato omicidio di un amico coetaneo. Il gip del Tribunale per i Minorenni di Bari, Patrizia Famà, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: riconosciute, infatti, le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi. Nel corso dell’udienza di convalida, tenutasi ieri, il minorenne avrebbe ammesso gli addebiti, riferendo di aver agito per rispondere ad offese verbali ricevute dalle due vittime. Resta da sciogliere, intanto, il nodo su dove il 16enne abbia reperito la pistola con cui ha sparato ai due ragazzi, dal momento che, durante l’interrogatorio, il giovane avrebbe fornito spiegazioni piuttosto vaghe. Movente del delitto la gelosia per una ragazzina del posto, sfociata in una lite poi degenerata nel tragico epilogo: alla base della contesa i rapporti, non graditi dal giovane sanseverese, tra il giovane ebolitano e l’ex fidanzatina dell’omicida, nonché sorella dell’amico di Mario, rimasto ferito anche lui nella sparatoria. Per questo motivo il 16enne avrebbe contattato i due amici organizzando un ‘confronto’ in Vico del Tesoro, una traversina di Piazza del Carmine, dove si è recato a bordo di uno scooter e dove, al culmine della lite, avrebbe estratto la pistola e sparato contro i due ragazzi. Mario, colpito all’addome, è spirato poco dopo il suo arrivo in ospedale.