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PRIMA SENTENZA DOPO L'INCHIESTA
PRIMA SENTENZA DOPO L'INCHIESTA
Salerno, scandalo assenteismo al “Ruggi”: condanna a 6 mesi alla caposala 'in spiaggia'
Redazione
18 ottobre 2016 10:57
Eye
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SALERNO. Passeggiava tranquillamente abbracciata ad un uomo, sul lungomare di Vietri sul Mare, durante l’orario di lavoro. Condannata a 6 mesi, con pena sospesa, l’infermiera Elena D’Ambrosio, caposala in servizio presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno: le immagini della sua camminata romantica sulla spiaggia dopo aver timbrato il cartellino (nella foto), girate dalla Guardia di Finanza, erano diventate il simbolo dello scandalo assenteismo scoperto, presso il nosocomio salernitano, grazie all’indagine coordinata dal sostituto procuratore Francesco Rotondo sui ‘furbetti del cartellino’. Quella a carico della D’Ambrosio, difesa dall’avv. Michele Sarno, è la prima condanna inflitta, con rito abbreiato, dopo l’inchiesta: rigettate tutte le richieste delle parti civili, anche quella di risarcimento danni avanzata dall’Associazione Mutua Consumatori. L’infermiera assenteista fu licenziata, ma ora la sentenza, emessa dal gip Piero Indinnimeo, potrebbe sortire diversi scenari, tra cui una rivisitazione del provvedimento disciplinare culminato con il licenziamento della donna, da parte dall’azienda ospedaliera universitaria, che si aggiunge a quello della Corte dei Conti, che ha calcoalto in poche migliaia di euro ciascuno il danno arrecato dagli otto dipendenti assenteisti, tutti licenziati.



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