CAPACCIO PAESTUM. La comunità di Capaccio Paestum si è fermata, oggi pomeriggio, per rivolgere l’ultimo saluto a Michele Alfano, il 40enne deceduto dopo un intervento chirurgico presso la clinica 'Cobellis' di Vallo della Lucania. La chiesa di San Vito, gremita di parenti, amici, conoscenti e fedeli, si è riempita tutta per stringere, in un abbraccio sentito e collettivo, i familiari. La salma è giunta in Piazza Santini alle ore 15:00, trasportata a spalla anche dal fratello minore, Alfonso, ed accolta da un lungo applauso: sullo sfondo, un’autogru ha alzato al cielo una gigantografia con la foto di Michele e la scritta “Io Vivo! La mia vita siete voi… Irene, Vincenzo, Daniela e Lucia. Ciao amori miei!”. In tanti, indossano una t-shirt bianca con la frase “Che il nostro amore ti accompagni in cielo” che campeggia su una foto di Alfano insieme alla moglie ed ai tre figli. Strappalacrime l’immagine dell’amata consorte, Irene, che accarezza la bara posta davanti all’altare, contornata di fiori con letterine e disegni dei suoi bambini. Anche la sorella, Carmen, non riesce a staccare la mano dal legno freddo. Papà Vincenzo ha gli occhi rigati, increduli, che dicono molto più del suo mesto, sofferente silenzio. La madre, Gelsomina, crolla: non regge al dolore ed accusa un malore, svenendo, durante la celebrazione del rito funebre. Soccorsa dai volontari della Croce Rossa, che si predispongono per trasportarla in ambulanza, chiede di restare ancora un po’ anche se distrutta dal più grande dolore al mondo: quello di una madre che perde un figlio. Anche al parroco, don Donato, l’omelia riesce difficile: conosceva benissimo Michele, “un uomo buono, dal sorriso sereno e dall’amicizia sincera, che vivrà ancora a lungo, molto a lungo, perché nessuno muore davvero se continua a vivere nel ricordo dei propri cari e di quelli che gli hanno voluto bene, e nel caso di Michele sono proprio tanti”. La moglie gli dedica una lunga lettera, che fa leggere davanti ai presenti, dove promette “di amarlo per sempre, di risposarlo quando un giorno lo incontrerà di nuovo tra le nuvole, che non permetterà mai a nessuno d’infangare il suo nome, che se c’è un colpevole per la sua morte, che invoca giustizia, dovrà pagare lo strappo di un padre alla sua famiglia”. Anche la suocera e gli amici di sempre gli dedicano parole miste di ricordi e rabbia, così come i compagni di classe di Lucia, la figlia adottiva più piccola di Michele. Una bimba che, in tenera età, ha visto il papà volare in cielo, tra due ali di folla ed un volo di palloncini bianchi e rossi.
Oggi non mancava nessuno, tutti quelli che ti volevano bene, ed a cui hai fatto del bene, c’erano tutti: continua da lassù a guidare la tua famiglia, scherzando come facevi sempre tu. Ciao Michele.

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