NOVI VELIA. Due euro e 50 centesimi per raggiungere il Santuario di Novi Velia. Ad avvertire i fedeli che “per salire si paga” ci ha pensato un chiosco informativo posto all'inizio della strada che conduce al Santuario. Ma si potrebbe quasi dire "Se sporchi, paghi", dal momento che l'iniziativa del Comune è rivolta proprio a sostenere i costi per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo tutto il monte Gelbison. Una novità seguita da non poche polemiche, anche perchè il ticket è obbligatorio anche per gli amanti della natura, che si inoltrano sulla montagna per una semplice passeggiata. Tuttavia le proteste maggiori arrivano proprio dai pellegrini, per i quali le tariffe arrivano a raggiungere i 50 euro per gli autobus con a bordo più di quaranta persone. A cercare di chiarire la situazione è lo stesso sindaco di Novi Velia, Maria Ricchiuti, che precisa che "la decisione è frutto di un accordo tra la Comunità montana Gelbison-Cervati, l'amministrazione comunale, la stessa diocesi di Vallo della Lucania, il presidente del Parco nazionale del Cilento, il corpo forestale dello Stato, e i sindaci di Vallo e Cannalonga. Una misura – continua il sindaco – per contrastare il fenomeno dell'abbandono della notevole quantità di rifiuti lasciati dai visitatori". Una strategia precisa e diretta, dunque per non far gravare sulle tasche comunali anche il servizio a tutela del patrimonio ambientale.

Anita Sessa