CAPACCIO. Salgono a tre i candidati alla carica di sindaco del comune di Capaccio Paestum in previsione della prossima tornata elettorale del 2012. Dopo Pasquale Marino, primo cittadino in carica, e Paolo Paolino, attuale presidente del Consiglio comunale, ad annunciare l’intenzione di candidarsi alla poltrona più alta di palazzo città, attraverso un manifesto pubblico, è anche Mimmo Nese. L’auspicio di Nese (nella foto), si legge nel testo del manifesto, è "giungere alla formazione di un’alleanza civica che raduni tutti i movimenti al di là delle posizioni politiche e dare, così, vita ad una nuova politica di rinnovamento, sviluppo e pace sociale". A sostenere la candidatura di Nese anche l’ex senatore Gaetano Fasolino, che già lo aveva supportato, nel 2009, quando il medico veterinario capaccese si propose per le Elezioni provinciali tra le fila dell’Mpa. Non nuovo alla vita politica locale, Domenico Nese, attuale coordinatore veterinario per l’Asl Salerno, ha iniziato il suo impegno politico nel 1974, quando ricoprì la carica di consigliere comunale ad Orria; poi, un lungo periodo di assenza dalle scene per concentrarsi sul lavoro. L’attività politica riprende tra il 1993 e il 1994, quando fonda a Capaccio il circolo cittadino di Forza Italia, divenendone anche presidente. Nel 1999, nuova sfida elettorale: supportando il candidato sindaco Giovanni Scariati, viene eletto capogruppo dell’opposizione con FI all'epoca del secondo mandato di Marino. Nel 2004, si presenta nuovamente alle Comunali a Capaccio: questa volta il candidato sindaco è Enzo Sica, e Nese viene eletto con la vincente compagine di centrodestra entrando in maggioranza. Gli sarà affidato l’assessorato ai Lavori Pubblici e, dopo l'addio di Italo Voza, anche l’incarico di vicesindaco, poi revocati dallo stesso Sica dopo che Nese, in qualità di dirigente dell'area veterinaria dell'Asl Sa3, si ritroverà coinvolto, nel marzo del 2006, nell'inchiesta 'Bufala Connection', condotta dai Gico della Guardia di Finanza ed i Nas dei carabinieri di Salerno, per gli episodi legati ai rimborsi regionali destinati agli allevatori di bufale ammalate di brucellosi. Accuse dalle quali Nese, lo scorso mese di gennaio, è stato assolto con formula piena nel processo di primo grado.