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PROSA E MUSICA
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‘Paestum Polis Aperta’: il 14 agosto viaggio poetico a ritroso nel tempo
Comunicato Stampa
11 agosto 2017 13:37
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CAPACCIO PAESTUM. Paestum Polis Aperta è uno spettacolo in prosa e musica, itinerante negli spazi ritenuti idonei degli scavi e nel tempo. Lo spettacolo, scritto in esclusiva per la polis antica di Paestum, infatti è un viaggio poetico a ritroso nel tempo: dallo sbarco degli americani alla fondazione di Poseidonia. Lo spettacolo attraversa momenti storici fondamentali della storia della città tra cui il Gran Tour, lo straripamento del fiume Salso e la conseguente malaria, la dominazione romana, i moti rivoluzionari del 1828,la dominazione lucana, lo sbarco degli alleati, la fondazione di Poseidonia nella seconda metà del VII secolo a.C, etc…
Lo spettacolo, ideato e scritto interamente da Sarah Falanga, è prodotto dall’Accademia Magna Graecia in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e sostenuto dalla nuova amministrazione del comune di Capaccio-Paestum, che considera lo spettacolo un attrattore turistico-culturale importantissimo per il territorio.
Giunto alla sua seconda edizione, lo spettacolo identificativo della città di Poseidonia, la moderna Paestum, è un percorso poetico nella storia, nei costumi e nelle abitudini, nell’arte e nelle tradizioni della città che ha accolto nei secoli tanta e varia umanità: Poseidonia è stata sempre culla sicura e propizia. Affascinanti sono le scoperte che gli stessi resti suggeriscono: la pittura, la scultura, gli scritti, le ceramiche e le abitudini culinarie che si sono avvicendate nei secoli. Scoprire, come durante uno scavo, che tante delle nostre usanze alimentari e tanti alimenti erano già presenti nella vita nei nostri avi. Molti cibi presenti nella modernità trovano origine nell’antichità e ne abbiamo testimonianze attraverso i ritrovamenti di corredi funebri e di immagini impresse su vasi e pitture. Le abitudini culinarie sono specchio delle condizioni climatiche, economiche, culturali, delle condizioni e delle variazioni geofisiche che vive nel tempo una città. Sorprendenti sono le similitudini dei cibi antichi con quelli moderni che ancora rappresentano la terra della moderna Poseidonia.
Insieme alla musica, alla danza, al teatro, l’arte del cibo, in questo spettacolo, è riportata in suggestive scene coreografate, essendo specchio dell’economia, della condizione idrogeologica, delle condizioni climatiche, degli esodi e delle dominazioni. Particolare attenzione a questo proposito è riservata alle perle, all’oro bianco prodotto dal territorio e che lo distingue nel panorama economico nazionale e mondiale: la mozzarella.
Il pubblico, inaspettatamente, sarà invitato ad un particolare “convivium”, un danzante buffet, il “banchetto degli dei”, che sarà aperto durante una suggestiva scena dello spettacolo, rappresentando la nascita della mozzarella e la ricchezza che porta al territorio. Le “perle” scelte per l’occasione sono l’eccellenza della produzione del territorio, di origine biologica e prodotta con solo latte di bufala, lavorato nello stesso luogo in cui le bufale vivono a stretto contatto con la natura.
Note di regia:
Lo spettacolo Paestum Polis Aperta prevede la rappresentazione di scene collegate da un filo conduttore: il viaggio dell’essere nel passato per conoscere e comprendere meglio il presente ed il futuro dell’umanità. Il segreto è saper trarre esperienza ed insegnamento dalla storia. Il viaggio comincia dallo sbarco degli americani a Paestum, poeticamente è immaginato come una volontà di Atena, dea custode della città, della strategia militare e della guerra giusta. Attraversando la storia giungeremo alle origini della fondazione della città antica, quindi dalle motivazioni che spinsero i fondatori a farlo. Il percorso sarà accompagnato dai miti antichi, che porteranno alla consapevolezza dell’importanza delle azioni e delle scelte dell’uomo….poi ancora storia e note cantate e danzate di storia, le dominazioni, le testimonianze, l’antichità che contagia il moderno…la musica del battito eterno della vita e la consapevolezza che la storia è il sale dell’umanità e l’essenza della terra. Ed eccoci riflessi in uno specchio.. Siamo noi nella nostra storia, noi di fronte ai limiti dell’essere, noi rivolti agli dei! Gli dei ci sorprenderanno e ci accompagneranno…e ci spiegheranno dove ancora albergano nel presente.
Perché esistono gli dei e dove sono nascosti adesso? Quanti e perché si sono rivolti a loro? E poi ancora la sorpresa della nudità dell’animo, che ancora si nasconde dietro veli scuri nei quali siamo catturati…lì a chiedere ancora e sempre luce…Noi ad imparare a ridere anche degli orrori. La verità dell’umanità è una promessa che non costa niente…ma è la chiarezza che voleva molta gente! Ed ancora quanta gente si è piegata o inchinata dinanzi alla verità ed alla grandezza…da dove trae origine la nostra “razza”? Siamo nella pigrizia del facile rimedio e da qui il dramma o la commedia… Siamo ancora l’arroganza che non ha paura. Dove e perché ci hanno dominati ed ancora ci dominano…dove prende corpo la cattiveria dell’ignoranza e la superficialità delle scelte? Eppure siamo noi il sale della terra…Nella nostra storia il motivo delle nostre opinioni ed il segreto del nostro linguaggio…Ed ancora il perché di “riunioni segrete” povere di chiarezza per andare contro altri esseri altrettanto deboli.. Siamo figure dietro le figure? Quanta vergogna fingiamo di provare? Siamo ancora sotto assedio? Quale punizione? Siamo la vittoria e la tradizione…siamo la speranza ed il futuro delle origini! Siamo la storia!



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