SAN BENEDETTO DEL TRONTO. Ezio Capuano è il nuovo allenatore della Sambenedettese. Svincolatosi dal Modena, dopo il fallimento della società che stava disputando il girone B della serie C, il trainer salernitano ha potuto abbracciare la causa della squadra marchigiana, dopo l’esonero di Francesco Moriero. “Chiedo scusa – ha spiegato Capuano in conferenza stampa - dello slittamento ad oggi della conferenza stampa anche se non è stata colpa mia. Ci doveva essere uno svincolo di tutti i tesserati ma c'è stato solo per i giocatori e non per lo staff tecnico e quindi io ho deciso di rinunciare di rinunciare al contratto pluriennare e mi è stato chiesto sotto forma di ricatto che se io avessi voluto andare in panchina con un altra squadra con estrema immediatezza avrei dovuto rinunciare alle mensilità di Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre e metà Novembre. Essendo un uomo di grandi principi non è esitato un momento a rinunciare a tutto. Ho rinunciato a tutto, ho fatto il primo allenamento a Grottammare, ho preso la macchina e sono andato a Modena per fare questa risoluzione e oggi sono qui orgoglioso, fiero ed emozionato come il primo giorno che inizio a fare questo mestiere. Ci tengo a dire che dal campionato 1989/90 non sono stato mai inattivo quindi il valore dell' uomo supera quello dell' allenatore. Ogni volta che venivo a San Benedetto del Tronto sono stato sempre insultato e questo mi dava un adrenalina incredibile e questo mi portava a dire che un giorno sarei voluto essere l'allenatore di quello stadio e quella curva, oggi sono riuscito in questa situazione, sono fiero e gratificato al massimo e sono qui a vostra completa disposizione".
Mister per riagganciarci al discorso della piazza lei ieri sera ad un emittente ha dichiarato che San Benedetto è un sogno per tutti e un privilegio per pochi...
"Non proprio così, io ho detto che allenare la Sambenedettese è un desiderio di tutti e un privilegio per pochi senza ombra di dubbio, parliamo di una delle piazze storiche, una di quelle piazze che allenatori che vivono di sentimento alto, che vivono per far felici coloro che durante la settimana vivono del risultato della propria squadra. Lo ripeto e lo riconfermo: allenare la Samb è un desiderio di tutti e un privilegio per pochi e io oggi mi sento un privilegiato".
Lei allena da decenni, non ha mai allenato una squadra per poter puntare a vincere dei campionati bensì lei è molto conosciuto per salvare squadre che versano in condizioni disperate. Il presidente e la tifoseria qui a San Benedetto hanno un sogno in testa, per lei potrebbe essere l' apice della carriera?
"Questo sogno ce l'ho anche io. Quando Sarri arrivò terz'ultimo in Serie A con l' Empoli io dissi che quel campionato vale di più del campionato di Allegri alla Juventus in quanto un allenatore deve essere valutato in base al capitale umano che ha a disposizione. A memoria d' uomo non ricordo qualche campionato che ho fallito con la squadra che avevo a disposizone in quanto seppur con un capitale umano scarso sono riuscito a fare cose importanti. Oggi la mia scelta di San Benedetto è stata a prescindere della piazza in primis è stata perchè la Samb ha una squadra fortissima e questa è la squadra più forte che alleno degli ultimi dieci anni".
Il carattere di Fedeli e di Capuano come si concilieranno?
"Io penso che due poli uguali si attraggono e due poli differenti si respingono. Siamo due persone forti e intelligenti. Fedeli mi ha chiamato e sono bastate due parole per essere qui. Spero di ripagare la sua fiducia, quella dell' Avvocato e di Francesco Panfili".
Cosa vi siete detti? "Non ci ho parlato tanto, mi ha chiesto di essere l'allenatore della Sambenedettese e questa è la cosa più importante. Se mi avesse chiamato un'altra squadra sarei stato a casa perchè quello che ho passato a Modena non lo auguro a nessuno. Addirittura sono stato insultato in un comunicato di alcuni giocatori del Modena. Ho deciso di non rispondergli perchè non meritano risposta però alcune cose è giusto dirle perchè sennò ne risente la mia persona che è pulita".
Come ha trovato la squadra e se c'è da ricostruire qualcosa in giocatori come Bacinovic?
"Devo ringraziare Francesco Moriero che è un grande allenatore con una grande storia alle spalle e un grande uomo sopratutto. Purtroppo noi allenatori siamo soggetti ai risultati e quando i risultati non ci sono poi dipende dal carattere degli allenatori, c'è chi la subisce di più e chi la subisce di meno. La squadra l'ho trovata bene, questa è una squadra importante. Bacinovic lo ritengo tra i dieci giocatori più forti d' Italia in questa categoria senza ombra di dubbio e dovrò essere bravo io affinchè Bacinovic ritorni il vero Bacinovic. Popescu oggi è diventato il disiderio di tutte le squadre l'anno scorso aveva dieci chili in più e aiutava il magazziniere. Bacinovic gode della mia stima illimitata come tutti i giocatori della Sambenedettese e mi aspetto il meglio da tutti i giocatori".
Mister quale è il suo schema di gioco, l'abbiamo vista usare spesso il 3-5-2, ci saranno cambiamenti?
"Il mio sistema di gioco è il 3-5-2 e molte volte l' ho cambiato con il 4-3-1-2. Io ritengo che un allentore inteliggwente deve adeguarsi al capitale umano che l' allenatore ha a disposizione. Se io volessi far adattare i miei giocatori ora al mio sistema di gioco sarebbe un errore perchè andrei a snaturare e sminuire il potenziale umano della Sambenedettese. Per far coesistere gli esterni sicuramente non giocherò all' inizio con il 3-5-2".
Forse è il carattere di Capuano quello che si aspetta la gente?
"Cercherò di trasmettere alla squadra il mio entusiasmo devastante, la mia filosofia di vita riportata nel calcio e cercherò di far capire quanto è importante ottenere un risultato in una piazza come San Benedetto del Tronto".
Mister quando dice che la Samb è una squadra fortissima, è una dichiarazione importante che significa mettersi in gioco in maniera determinata...
"Io non sono un incoerente. La Samb è una squadra molto forte e lo dico perché ci credo ciecamente e credo lo abbia dimostrato anche nelle interpretazioni calcistiche fino ad ora e quindi sono straconvinto di quello che dico, anche se ha qualche problema e io dovrò essere bravo a risolverli. E', oltre ad una grande squadra, anche un grande gruppo che esegue con grande applicazione e ieri sera mentre li vedevo allenarsi durante l'Italia in alcune situazioni mi hanno trasmesso un'adrenalina notevole".
Quale altra squadra pensa forte nel girone?
"Se dovessi dare un giudizio in questo momento sarei presuntuoso e irreale, però allenando da tanti anni penso di avere l'esperienza e credo che la Sambenedettese abbia un ottimo preparatore atletico perché ho visto alcuni dettagli nella fase di riscaldamento, in una fase di recupero dopo un'interpretazione e credo che sia una squadra con una grande frequenza di passo, molto reattiva, quindi faccio i complimenti a chi ha diretto fino a questo momento la fase atletica della squadra".
Mister come pensa di prendere Bacinovic?
"Bacinovic si dovrà adattare e adeguare a me, io lo aiuterò in tutto e per tutto, come aiuterò tutti i giocatori della Samb perché i giocatori per me sono sempre stati dei figli coccolati che ho sempre difeso all'esterno e poi gli dicevo in faccia quello che pensavo. Non si rimane per 30 anni consecutivi nel mondo del calcio fatto di squali e di incoerenti se non si hanno dei valori notevoli. Parlo da uomo ferito perché non è facile subire quelle quattro righe che ho subito io ieri. Tornando a Bacinovic lui mi dovrà dare tantissimo, altrimenti dovrà subire Capuano ed è molto più facile che lui si adegui a me che non il contrario".
Che Capuano avremo?
"Avremo il Capuano di sempre, fiero e orgoglioso di esserlo, non cambierò mai il mio modo di approcciare e di essere. Nel momento in cui Capuano sarà diverso da quello che è nato come personaggio non avrà più senso di esistere. Io sono una persona di principi notevoli perché la mia famiglia mi ha insegnato tanto e i miei familiari sono stati personaggi importanti sia nel clero che nella vita privata quindi di grande spessore però una cosa è fondamentale, e questa la voglio dire: io sono una persona per bene di grandi sentimenti e piango pure. Non sono quello che si vuol fare apparire, non sono un duro, sono una persona disponibilissima. Questo mestiere è come fare il prete, è una vocazione, è un mestiere molto strano e pur di fare questo mestiere non bado ai soldi, soprattutto in piazze come questa, quindi io sarò sempre me stesso però voglio assicurare di essere una persona di principi e per bene".
Quanto tempo ci metterà la Samb a diventare la Samb di Capuano?
"Domani già dovrà esserlo".
Mister lei prima accennava a dei problemi. Dove dovrà incidere maggiormente per risolverli?
"E' troppo poco tempo per dare dei giudizi. Sicuramente è una squadra che ha bisogno di autostima in questo momento visti gli ultimi risultati. Dovrò incidere a livello caratteriale, per entrare nella mente e nel cuore del giocatore, perché la qualità tecnica di questi giocatori la conoscete ed è già notevole".
Quali sono le insidie che possiamo trovare nel Ravenna e soprattutto se dovrà fare un bel lavoro mentale?
"E' una squdra che conosco, è una squadra che gioca un 3-5-2, con palle lunghe quindi dobbiamo essere bravi a venire sulle preventive quando veniamo sul campo loro e lavorano bene anche sulle ripartenze, quindi dovremo essere una palla corta, stretta e compatta e la studieremo anche oggi. E' una squadra che va rispettata, guidata secondo me da un bravo allenatore, ha conoscenza di segmenti tattici, è una squadra difficile da affrontare ma noi ci faremo trovare preparati anche se con poco tempo a disposizione".
Moriero ultimamente non era riuscito a fare a centrocampo un giusto mix tra giocatori giovani ed esperti...
"Io metto in campo al momento la migliore formazione che ritengo mi possa dare equilibrio tattico e compattennza senza guardare la carta d'identità".
Vedremo domani un suo marchio di fabbrica, ovvero i calci piazzati?
"Sì lavoriamo molto sui piazzati a favore e anche contro, sulle linee, sulle fasi di posizionamento, sui calcio d'angolo. Il tempo a disposizione è poco però per qualcosa domani ce la inventeremo, poche cose, ma efficaci, senza mettere confusione".
La formazione già ce l'ha in testa Mister?
"No, ho la fortuna di fare questo mestiere da tanti anni e i giocatori della Samb li conosco tutti quindi domani per me sarà il primo giorno di ritiro. Spero di sbagliare il meno possibile nella scelta iniziale. Oggi avrò a disposizione ancora un allenamento però io penso che un allenatore debba avere le certezze e debba strasmetterle, quindi diciamo che più o meno so già chi mettere in campo.
Volevo concludere dicendo che so che c'è un ragazzo che ama la Sambenedettese che per venire a vederla a Vicenza ha avuto qualcosa di spiacevole e oggi mi sembra che lotti in un letto di ospedale. Siccome io non ho il piacere di conoscrlo però sono un uomo di sentimenti e in questo momento gli vorrei dire di non mollare. Domani, avete la mia parola d'onore, giocheremo soprattutto per lui affinché un risultato positivo possa trasportarlo anche nell'inconscio emotivo, così che si possa sentire più vicino a noi e lo aspettiamo in Curva e lo dico con il cuore a nome di tutta la squadra”.