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Paestum, restauro ex Cirio: studio toscano si aggiudica progettazione dell’opera
Alfonso Stile
29 gennaio 2018 16:23
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CAPACCIO PAESTUM. Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, in qualità di centrale di committenza per il Parco Archeologico di Paestum, ha affidato in via provvisoria la “Progettazione definitiva ed esecutiva delle opere di restauro e riallestimento del museo santuario di Santa Venera e dell’ex stabilimento Cirio, della nuova porta d’accesso al Parco e al Museo Archeologico Nazionale di Paestum”. Ad aggiudicarsi i lavori lo studio associato ‘Guicciardini&Magni Architetti’ di Poggibonsi (SI) in qualità di mandataria (mandanti Prof. Arch. Adolfo Natalini, Arch. Pietro Petullà, Sertec ‐ Ing. Leonardo Paolini, Arch. Lorenzo Leoncini, Ing. Gianmario Magnifico, Arch. Massimo Iarussi, Studio Tecnico Ing. Luca Sani, Ing. Alessandro Moscatelli, Dott. Paolo Bosco, Dott.ssa Elisa Bonacini).
Lo studio associato ‘Guicciardini&Magni’ ha ottenuto il miglior punteggio tecnico-economico (pari a 90,240/100 punti) su un totale di 37 studi d’architettura, nazionali ed internazionali, che hanno partecipato al bando pubblico coordinato dal rup, ing. Giancarlo Mastinu. Ora le altre RTP partecipanti avranno 30 giorni di tempo per proporre eventuale ricorso al competente Tar, dopodiché si darà luogo all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del relativo contratto.
L’intervento, finanziato dal Cipe per complessivi 20 milioni di euro coperti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 (Piano di stralcio ‘Cultura e Turismo’), prevede un importo a base di gara di 1.674.706,48 euro, di cui 1.210.379,76 per la progettazione definitiva e 464.326,72 euro per quella esecutiva ed il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, con ulteriori 897.104,81 euro di oneri per la Direzione dei Lavori e il Coordinamento della Sicurezza in fase di esecuzione. I termini fissati dall’appalto prevedono 120 giorni per la progettazione definitiva e 40 giorni per quella esecutiva, al netto delle interruzioni previste per l’ottenimento delle necessarie approvazioni e per le attività di verifica dei progetti.

L’OPERA CHE CAMBIERÀ LA FRUIZIONE DELL’AREA ARCHEOLOGICA
L’appalto in questione, come preannunciato a StileTV dal direttore del PAE, Gabriel Zuchtriegel, nel corso della trasmissione ‘Detto con Stile’, cambierà radicalmente la fruizione dell’area archeologica di Paestum, rappresentando un momento cruciale per lo sviluppo, la valorizzazione e l’incremento dell’indotto turistico nella città dei Templi.
L’appalto dei lavori, infatti, inquadra il “restauro e il riallestimento del museo santuario di Santa Venera e dell’ex Cirio” come “nuova porta d’accesso al Parco e al Museo Archeologico Nazionale”.
In particolare, l’ex stabilimento industriale conserviero Cirio, involve un’area di 10.630 mq, di cui 5.530 occupati da edifici in pietrame-tufo e 5.100 da reperti archeologici dell’annesso Santuario.
Nel rispetto di tutti i vincoli esistenti, la maxi opera pone, come esigenze imprescindibili, i seguenti obiettivi:
- Consolidamento e restauro delle strutture archeologiche;
- Salvaguardia degli elementi di pregio;
- Restauro delle preesistenze come esempio di archeologia industriale;
- Integrazione di nuovi impianti per l’efficientamento energetico;
- Miglioramento funzionale di percorsi interni, vie d’uscita, ingressi;
- Realizzazione funzionale di area accoglienza e uffici, area bookshop e merchandising, sala conferenze, ristorazione con prodotti tipici, area espositiva multimediale, laboratori didattici, sale mostra dieta mediterranea, depositi visitabili;
- Musealizzazione del santuario di Santa Venera;
- Campi da destinare a colture mediterranee;
- Aree di sosta e parcheggio con annesso sistema di accesso;
- Accessibilità ed abbattimento barriere architettoniche.



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