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DOSSIER ALLA CURIA
DOSSIER ALLA CURIA
Presunti festini gay, coinvolti 13 preti in provincia di Salerno
Redazione
25 febbraio 2018 12:11
Eye
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SALERNO. Festini hard con escort, omosessuali e non solo. Sacerdoti col 'vizietto' degli incontri gay: in tutto 13 i religiosi che espletano il mandato pastorale in provincia di Salerno, di cui ben 7 appartenenti alla diocesi di Teggiano, il cui nome comparirebbe nel dossier preparato negli anni dall'escort gay Francesco Mangiacapra e rivelato in anteprima dal portale Gaynews.it. Dossier che, ieri mattina, è stato consegnato presso la Curia arcivescovile di Napoli. Ben 1200 pagine ripartite in schede personali e allegati testimoniali. Quest’ultimi costituiti da screenshot di conversazioni tramite messaggi telefonici o chat per incontri. Secondo le rivelazioni di Gaynews.it il materiale raccolto nel dossier interessa ecclesiastici di più diocesi. E non solo campane. In particolare i sacerdoti finiti nel dossier sono così ripartiti: 1 appartiene alla diocesi di Acerra, 1 alla diocesi di Acireale, 2 appartengono alla diocesi di Amalfi-Cava, 2 alla diocesi di Aversa, 2 alla diocesi di Bari, 1 alla diocesi di Catania,1 alla diocesi di Ischia, 2 alla diocesi di Cosenza-Bisignano, 1 alla diocesi di Isernia, 1 alla diocesi di Manfredonia-San Giovanni Rotondo, 1 alla diocesi di Messina, 1 alla diocesi di Molfetta, 2 alla diocesi di Napoli, 1 alla diocesi di Nardò-Gallipoli, 2 alla diocesi di Nocera-Sarno, 1 alla diocesi di Noto, 1 alla diocesi di Oppido Mamertina, 1 alla diocesi di Piazza Armerina, 1 alla diocesi di Pozzuoli, 1 alla diocesi di Palermo, 3 alla diocesi di Roma, 2 alla diocesi di Salerno, 1 alla diocesi di TeanoCalvi, 7 alla diocesi di TeggianoPolicastro, 1 alla diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, 4 alla diocesi di Tursi-Lagonegro, 1 alla diocesi di Tricarico, 1 alla diocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado nonché 1 dell’Ordinariato Militare.
Di questi 42 sono diocesani, 7 appartengono a istituti religiosi mentre i seminaristi sono in tutto 9. Noto quale autore del libro autobiogarfico “Il numero uno. Confessioni di un marchettaro” e quale accusatore di Don Euro, il giovane escort Mangiacapra così ha spiegato a gaynews.it il motivo che lo ha spinto ad approntare il dossier: "Il comportam ento degli ecclesiastici che segnalo è, in molti casi, frutto dell’impunità a cui gli stessi vertici della Chiesa li hanno abituati: quella ingiusta tolleranza che alimenta l'idea di poter continuare a separare ciò che si esercita da ciò che si esprime, come è tipico di chi ha una doppia morale schizofrenica. Con troppa sicurezza questi sacerdoti sono abituati a contare su quella discrezione di cui da troppo tempo beneficiano, e che ingiustamente consente loro di spogliarsi occasionalmente della tonaca a uso e consumo dei propri vizi”.
I sacerdoti menzionati nel dossier avrebbero (o almeno molti di essi) avrebbero un tratto comune, ossia la capacità di fare rete in materia d’incontri hot, sì da scambiarsi informazioni o pareri.
Senza contare l’elemento apparentemente banale dell’uso spregiudicato di profili su chat come Grindr e Romeo. Si tratta d’un variegato campione quanto mai indicativo che permette di far luce non solo sull’elevatissima percentuale di sacerdoti omosessuali stabilmente inosservanti dell’obbligo celibatario assunto. Ma anche dell’inadeguatezza delle norme di Oltretevere in materia di presbiterato e omosessualità come dell’assoluta ipocrisia delle gerarchie al riguardo.
Tra gli identikit di alcuni dei sacerdoti, religiosi e seminaristi, sulla cui doppia vita getta luce il corposo dossier di Mangiacapra c’è l’influente coadiutore della basilica di San Giovanni in Laterano che gira con l’autista, si finge diplomatico, promette posti di lavoro e paga gli escort con postepay. C’è il direttore d’un Ufficio diocesano per la pastorale scolastica che si vanta di conoscere Laura Pausini ed è alla ricerca di incontri di natura sessuale tramite app. C’è il parroco che organizza gang bang in canonica. C’è il monsignore che è agli arresti domiciliari con l’accusa di abuso su minore ma organizza indisturbatamente incontri con uomini tramite Grindr. C’è il sacerdote del Potentino che il sabato sera frequenta disco gay-friendly in Calabria, s’ubriaca e fa sesso. C’è il giovane sacerdote della zona di Tursi-Lagonegro che predilige i rapporti di gruppo ed è ossessionato da un seminarista che vuole coinvolgere nelle serate. (fonte Cronache del Salernitano)



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