Attualità
SCANDALO HARD
SCANDALO HARD
Preti e festini gay, vescovo di Teggiano convocato in Vaticano
Redazione
26 febbraio 2018 10:47
Eye
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TEGGIANO. Preti in tutta Italia protagonisti di festini hard omosessuali e non solo: questo il contenuto del dossier preparato, negli anni, dall’escort gay Francesco Mangiacapra, rivelato in anteprima dal sito Gaynews e consegnato alla Curia arcivescovile di Napoli. Uno scandalo a luci rosse che coinvolge anche 13 sacerdote provincia di Salerno, di cui ben 7 appartenenti alla diocesi di Teggiano-Policastro, i cui nomi compaiono nel dossier di 1.200 pagine condito da testimonianze e trascrizioni delle conversazioni telefoniche via chat ed sms.
Nei guai anche 2 religiosi della diocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, 2 della diocesi di Nocera-Sarno e altri 2 di quella di Salerno. I sacerdoti menzionati nel cd-rom del gigolò napoletano, avrebbero un tratto comune, ossia la capacità di fare rete fra loro, in materia d’incontri hot, così da scambiarsi informazioni o pareri, anche con profili su chat usate da omosessuali. Il dossier, oltre ad indignare l’opinione pubblica, ha scatenato una vera e propria bufera negli ambienti ecclesiastici: oggi in Vaticano, infatti, sono stati convocati per un'audizione sul caso, mons. Antonio De Luca (nella foto), vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, ed il suo predecessore, mons. Angelo Spinillo, attuale vescovo di Aversa. Nel dossier non emergerebbero episodi penalmente rilevanti, ma gravi violazioni inerenti il codice di diritto canonico da parte da numerosi sacerdoti disinvolti nel partecipare e ricercare incontri omosessuali, anche a pagamento. Sconcerto, intanto, tra le comunità religiose di Teggiano-Policastro e quelle delle altre diocesi interessate dallo scandalo hard. Dalla Diocesi teggianese, però, smentiscono categoriamente che il vescovo sia stato convocato a Roma o Napoli per essere ascoltato.



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