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RAPPORTO MAI SBOCCIATO
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De Cesare, stilettata all'Agropoli: "Esonerato perchè decidevo io chi far giocare..."
Francesco Vinci
28 marzo 2018 16:09
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  2033

AGROPOLI. E' un Ciro De Cesare come sempre senza peli sulla lingua, quello presente agli studi del format sportivo di StileTV 'Tardelli Calcio Show'. L'ex tecnico dell'Agropoli non lesina dure critiche alla squadra che ha caratterizzato il suo recente passato: "La gente deve capire che quando sono arrivato ad Agropoli, non c'era nemmeno un birillo. Abbiamo fatto la prima trasferta, che non avevamo nemmeno il materiale base", esordisce subito De Cesare. "Ad Agropoli è davvero difficile fare calcio. Per me parlano i risultati e il gioco che mostrava questa squadra, che però non era abituata alle pressioni, e a rimanere nelle zone altissime della classifica". L'ex calciatore della Salernitana non risparmia critiche anche nell'ottica di alcune dinamiche dello spogliatoio: "Ciò che si dice nello spogliatoio è sacro, non dovrebbe mai uscire. Eppure qualcuno faceva la spia, tanto che il presidente dopo pochi minuti sapeva già tutto...E' una mancanza di rispetto a chi come me ha fatto calcio per trent'anni e ad alto livello, non come questi qui...".
Ciro De Cesare è un fiume in piena, e le critiche maggiori arrivano inevitabilmente alla dirigenza agropolese, con cui il rapporto non è mai decollato: "Sono stato cacciato dopo una vittoria, forse perchè non facevo giocare Pascuccio, calciatore di Puglisi, che magari andava anche a riferire ciò che dicevo nello spogliatoio", continua De Cesare. "Tra l'altro Puglisi parla di Fabiani (ds Salernitana, ndr), come punto di riferimento... quando quest'ultimo non sa nemmeno che esiste Puglisi, che mi risulta abbia un supermercato: continuasse su questa attività". Mi ha esonerato perchè con me non poteva mettere bocca sulle questioni tecniche e di gestione dello spogliatoio". In conclusione il tecnico non le manda a dire nemmeno al direttore sportivo Franco Di Biasi. "Grillo, l'ex ds è stato fatto fuori perchè questo Di Biasi voleva essere il direttore sportivo, non so con quali competenze, visto che lui lavora al Comune di Agropoli, non come me e Grillo, che ci occupiamo solo ed esclusivamente di calcio", ha concluso De Cesare.



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