CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dal coordinatore cittadino di Forza Italia di Capaccio Paestum, Fabio Scariati (nella foto):
Come volevasi dimostrare, l’azzeramento della Giunta è stata l’ennesima pagliacciata per far credere a tutti che non sono stati Teresa Palmieri e Giuseppe Troncone ad andarsene ma è stato lui, il maresciallo sindaco, ad averli cacciati via. Purtroppo per Palumbo è vero il contrario: Franco Sica, Claudio Aprea e Antonella Di Filippo sono rimasti al loro posto, anzi, la Di Filippo è stata innalzata alla carica di vicesindaco (auguri)… Ma non aveva detto il sindaco Palumbo che Aprea e Di Filippo non potevano dedicarsi interamente alla macchina comunale? Nei giorni scorsi, Teresa Palmieri aveva deciso di dimettersi e, da persona per bene quale è, ne ha informato Palumbo che, di tutta risposta, l’ha pregata di soprassedere fino alla domenica delle elezioni a Giungano. Teresa accetta… subito dopo Palumbo azzera la giunta e ha la faccia tosta di ‘parlare’ delle dimissioni annunciate da Teresa, facendole passare per un’infamante cacciata.
Molte cose ci stupiscono: la prima è l’assoluto disprezzo per la dignità di una persona che è stata al suo fianco, una donna per giunta! La seconda è l’irriconoscenza per il papà di Teresa che, pur di vederlo sindaco di Capaccio Paestum, ha rotto con molti dei suoi amici più cari. Lo ha sostenuto fino all’ultimo sangue della campagna elettorale, aiutandolo in tutti i modi possibili e offrendogli la sua cosa più preziosa: la collaborazione della prediletta Teresa. A dire il vero, finché Palumbo ha avuto bisogno di Tonino Palmieri, lo si è visto spesso a Vannulo, anche la mattina prima di salire a Palazzo di Città. Poi? Più nulla... fino allo spregio finale.
Un po’ diversa la storia del generale Troncone, l’assessore al Bilancio. Con il generale non è riuscito il tranello che ha funzionato con Teresa Palmieri: lui le dimissioni le ha protocollate. Detto tutto ciò, l’azzeramento di Giunta oggi appare per quello che è: l'ennesimo bluff. Resta solo da chiarire il perché di quanto avvenuto.