GELBISON-LICATA 1-1, PAREGGIO TUTTO CUORE ED ORGOGLIO PER I ROSSOBLU
Bravissima a non disunirsi, sotto di un gol, e con l’uomo in meno, per l’espulsione ad inizio ripresa di Pascuccio, la Gelbison porta a casa un pareggio contro il blasonato Licata, approdato a Vallo della Lucania con la presunzione di poter fare propria la gara senza problemi. Longo a fine partita farà i complimenti ai suoi ed anche ai tifosi che hanno spinto i rossoblu nel momento di difficoltà. Vallesi che avrebbero anche meritato di più a fine gara ed il quarto pareggio in altrettante partite al “Morra” rinvia il primo successo tra le mura amiche, ma fornisce elementi di forte ottimismo nel gruppo. Il gol di Braca a pochi minuti dal termine è la risposta al calcio di rigore trasformato nella prima frazione di gioco da Tiscione, ma è anche la considerazione di come questa Gelbison non molli mai. L’impressione è che una volta ritrovata la via della rete con maggiore frequenza, i rossoblu giocheranno una restante parte di campionato all’avanguardia. Licata che nella ripresa avrebbe potuto raggiungere il raddoppio, dopo il rosso a Pascuccio, ma la Gelbison non si è mai disunita ed in dieci ha prodotto il massimo sforzo, agguantando l’1-1 e godendosi gli applausi di fine partita, che testimoniano di un feeling con il pubblico che inizia sempre più a stringersi.
CALPAZIO CORSARA A SARNO: GRANATA RESTANO TERZI IN CLASSIFICA
Gladiatori, li ha definito patron Rinaldi al termine della partita. La Calpazio vince a Sarno, e resta terza in classifica. Consegue il quinto risultato utile consecutivo (quarto successo), timbra con Gorrasi dopo dodici minuti, resiste in dieci dal ventesimo minuto e scopre di avere in casa un portierone, che nella realtà è un classe ’93, Luongo, ma che sul prato dello”Squitieri” manifesta tutta la sua personalità. E’ tutto in questo concentrato di emozioni, il risultato finale che fornisce l’ennesima prova di come i granata di Enzo Adinolfi siano ormai una delle squadre più forti del campionato. Killer nel punto giusto nel confronto e capaci di soffrire dopo la decisione dell’arbitro Chianese di Napoli che su segnalazione dell’assistente decide di espellere Serra, reo di aver raccolto con le mani un retropassaggio in area, e poi di condurre in porto una vittoria che regala ennesime certezze. Adinolfi se la gioca, e schiera due punte. Barone in appoggio a Gorrasi. Al 12’ l’episodio che sconvolge la gara. Gorrasi si beve l’intera difesa dell’Ippogrifo e di sinistro supera Gallo. Con il sesto gol in altrettante partite Mario Gorrasi si conferma capocannoniere del raggruppamento. L’espulsione di Serra non inficia. Luongo entra e sembra già un veterano, ed è la stessa difesa della Calpazio a reggere alla grande. Tutto questo accadrà anche nel secondo tempo, dove, come affermerà a fine partita, Enzo Adinolfi, i capaccesi avrebbero potuto anche sfruttare alcune ripartenze per arrotondare un risultato, che ora, fa davvero sognare Capaccio e tifosi granata.