SALERNO. Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata alla nostra redazione dal delegato sindacale della Fsi-Usae Salerno, Roberto Ronca: “Stiamo ancora asciugando le lacrime a qualcuno per la anticipata partenza del D.G. dell’Asl Salerno, che già molti ne contano i tanti “frutti seminati”. Il problema è che mentre il nuovo Commissario entrerà a regime col suo staff e comincerà a capire cosa materialmente gli è stato lasciato in eredità potrebbe anche trovarsi in situazioni alquanto spiacevoli. Ma facciamolo un rapido riepilogo di cosa sta accadendo senza che nessuno muova un dito specialmente nell’Ambito Sud, a cominciare dal P.O. di Roccadaspide, dove, dopo l’aver completato i lavori urgentissimi del Pronto soccorso, si sta assistendo ad uno spopolamento programmato delle attività con la chiusura del reparto di cardiologia, e le prossime chiusure di radiologia e medicina tanto da portare il Distretto al trasferimento presso la struttura ospedaliera per non fargli perdere motivazioni di esistenza , naturalmente nel silenzio totale di tutti, sindaci, associazioni, comitati, sindacati locali. Eppure Giordano aveva accelerato tali lavori con impegni di spesa extra, che fanno capire che quando si vuole si risolve in “24 ore” addirittura dichiarando “in sanità la tempestività è fondamentale”, proprio quella tempestività usata per il P.O. San Luca di Vallo della Lucania dove, ancora oggi dopo circa due anni di gestione Giordano, non sono partiti i lavori di ristrutturazione della facciata programmati dal vecchio Direttore Squillante, non hanno completato i lavori del reparto di Emodinamica, non hanno ancora installato la famigerata Tac attesa da tempi lontani, per non parlare della carenza atavica di personale medico ed infermieristico su cui proprio Giordano si recò due volte al P.O. San Luca dichiarando candidamente il fallimento della sua politica di reclutamento che non avrebbe portato alcun rinforzo al nosocomio Vallese che ancora oggi si regge solo sulla professionalità, sullo spirito di appartenenza e sull’attaccamento al lavoro degli operatori sanitari ancora presenti, fin quanto durano. Se in ultimo qualcuno ci spiegasse il significato del reparto di medicina del P.O. di Agropoli, fuori dall’emergenza, che tiene impegnati alcuni infermieri forse più utili al P.O. San Luca di Vallo comportando solo un’inutile sosta prima che il paziente, arrivato col proprio mezzo venga dirottato presso altre strutture dove poi va anche ad occupare un eventuale posto letto e lascandoci sempre il dubbio: “Ma come si fa ad essere ricoverati nel reparto ad Agropoli?”. Ma andiamo oltre perché i mali non vengono mai da soli, ed allora nel silenzio più totale della politica, dei vertici Asl e delle Direzioni dei presidi coinvolti, stiamo assistendo al comportamento non responsabile della Dussmann Service che ha annunciato il licenziamento o riposizionamento di 11 unità lavorative nel Cilento senza trovare nessuno, politici, sindaci, Direttori e/o Commissari Asl che si oppongano a tale annuncio chiedendo chiarimenti e cercando di trovare soluzioni. Inoltre stiamo assistendo alla consegna “dolorosissima” degli impianti e manutenzioni di tutta l’Asl Salerno alla cordata Gesta-Cecchini che stanno lasciando per strada molti servizi appaltati senza lavoro, con tanto di dipendenti nell’ambito sud che rischiano di restare disoccupati nel silenzio di organi politici territoriali e associazioni. In tutto questo viene inaugurato il Servizio “La Salute in riva” ma nessuno si chiede come sono stati assoldati e come saranno retribuiti gli operatori delle Associazioni che per due mesi presenzieranno sotto i gazebo sulle spiagge dove l’Asl Salerno ha fornito solo i defibrillatori; certamente guadagneranno di più i “vu cumprà”. Ultima notizia di qualche ora fa è il nuovo appalto della vigilanza e portierato aggiudicato ad una nuova ditta che fa restare sulla griglia tutti gli attuali dipendenti a cui si spera, come da normativa, sia garantito il giusto passaggio di cantiere"