CAPACCIO PAESTUM. L’ultima scovata in ordine di tempo è un’azienda casearia che si trova in zona Stregara, località Ponte Barizzo. Sversava le acque reflue della lavorazione in vasche non autorizzate che confluivano direttamente nel fiume Sele. Il blitz è frutto della task-force congiunta polizia municipale/N.A.I. ( Nucleo Ambientale Investigativo), Ufficio tecnico ed Ambiente/Guardie Giurate Volontarie WWF Italia Nucleo di Salerno. Il controllo a difesa dell’ambiente e della filiera agrobufalina di Capaccio Paestum ha portato al sequestro preventivo delle vasche interrate, di un’area di piazzale di circa 60 mq, di una porzione di immobile di circa 100 mq ed alla denuncia alla Procura della Repubblica di due persone. La task force Ambientale coordinata dall’Ente Riserve Naturali Foce Sele-Tanagro e Monti Eremita-Marzano per il contrasto all’inquinamento del fiume Sele e dal sindaco del Comune di Capaccio Paestum, Franco Palumbo, ad oggi ha effettuato diversi controlli sul territorio al fine di stroncare i fenomeni d’inquinamento che oltre a creare grave danno all’ambiente costituiscono anche un pericolo per la salute pubblica e un danno all’immagine delle tante “aziende modello” del settore bufalino della Piana.