CAPACCIO PAESTUM. Perde il lavoro e tenta di togliersi la vita. È il dramma di un giovane immigrato, ospite del centro di accoglienza El Pueblo di Santa Venere a Capaccio Paestum (nella foto): il 27enne, di origini pakistane, ha tentato il suicidio tagliandosi le vene con una lastra di vetro. Ad accorgersi dell’insano gesto sono stati i responsabili del centro capaccese, che hanno allertato immediatamente i soccorsi: sul posto è giunta un’ambulanza del 118, che ha trasportato il migrante presso l’ospedale di Polla, dov’è stato sottoposto a Tso ed alle cure del caso. Ospite da 3 anni a Capaccio Paestum, non aveva mai dato segni di squilibrio o insofferenza, lavorando presso un noto supermercato. Quando i titolari, però, hanno comunicato a diversi operai il taglio del personale per meri motivi economici, l’extracomunitario è caduto in depressione, fino a tentare di uccidersi: a deprimerlo e terrorizzarlo il timore di non ottenere più l’agognato permesso di soggiorno, la paura di essere dichiarato clandestino e riportato in patria. “Sono da 15 anni in Italia, mi sono trovato benissimo ed ho lavorato spesso, ma se devo tornare in Pakistan sono morto, allora preferisco morire qui uccidendomi io stesso” ha confessato ai titolari del centro il 27enne, esasperato anche dai continui moniti ai migrati, in tv, da parte del governo. Il centro El Pueblo, gestito da Giuseppe Leone, è stato riconosciuto tra i migliori, in Campania, in termini di accoglienza, rispetto dei criteri igienico-sanitari previsti ed attività d’integrazione.