Attualità
RAPPORTO LEGAMBIENTE
RAPPORTO LEGAMBIENTE
Campania, solo 4 lidi green: due a Capaccio, Dum Dum e Oasi Dunale
Redazione
01 agosto 2019 16:29
Eye
  5377

CAPACCIO PAESTUM. La Campania ha solo il 33% di spiagge libere, in Italia solo Emilia-Romagna e Liguria presentano scenario peggiore. Ma la provincia di Salerno si consola: detiene i quattro stabilimenti “green” della Campania, secondo il Rapporto Spiagge 2019 di Legambiente: si tratta di lidi dove la sostenibilità ambientale è il cuore dell’offerta ai propri clienti.

ECCO GLI STABILIMENTI AMBIENTALISTI

Il Rapporto menziona il Posidonia BeachClub di Marina di Ascea, dov'è ricostruita la duna alle spalle dello stabilimento, spianata da precedenti gestori per realizzare un parcheggio; c’è un impianto fotovoltaico ed un orto in spiaggia; il ristorante usa "il più possibile prodotti locali"; per le feste il modello è "la Silent Disco". Lo stabilimento, inoltre, è praticamente tutto in legno "con scarsissimo impatto paesaggistico". C’è poi il marchio Lidi del Parco a Marina di Camerota, creato dalla locale Associazione Stabilimenti Balneari, in partenariato con il Parco Nazionale del Cilento. "Chi ne fa parte – spiega il rapporto – attua la raccolta differenziata (avviata in tutte le strutture associate all’inizio dell’estate 2005), partecipa alle diverse giornate ecologiche per la pulizia dei fondali e delle spiagge promosse in questi anni in collaborazione con istituzioni ed organismi importanti quali Legambiente Campania, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, la Provincia di Salerno, la Comunità Montana Lambro e Mingardo e il Comune di Camerota, ma fa anche azioni volte alla didattica in spiaggia per la protezione e la valorizzazione delle aree dunali, partecipa all’organizzazione di seminari e convegni per questioni territoriali e per la valorizzazione della risorsa mare e per denunciare i problemi derivanti dal rischio idrogeologico, dalla viabilità e dell’erosione costiera". L’Oasi Dunale di Paestum, invece, si trova in corrispondenza dell’area archeologica, sul litorale pestano. Occupa una superficie di 16 ettari (11 di pineta e 5 di spiaggia), ed è gestita dal circolo di Legambiente Freewheeling di Capaccio Paestum. "L’iniziativa di tutela dell’area – afferma Legambiente – ha preso avvio dalla comprensione dell’importanza dell’ecosistema dunale e dall’osservazione dei molteplici motivi di degrado che ne compromettevano lo stato di salute. Fra la duna e la pineta si incontra un’importante macchia mediterranea, vegetazione bassa e intricata ricca di arbusti. La pineta è costituita da pini domestici e pini di Aleppo, piantati negli anni ’50 dalla Guardia Forestale per proteggere le aree interne dai venti salmastri provenienti dal mare". In oltre 20 anni di gestione dell’area, sperimentati diversi modelli naturalistici per la cura e la difesa della fascia dunale insieme a professionisti, università e studenti. Turisti e bagnanti accedono gratuitamente all’oasi e alla spiaggia. L’area è una fucina di progetti ed ospita gite, studi, dibattiti. "Dal percorso sensoriale alla macchia mediterranea per non vedenti – illustra il rapporto - la costruzione di passerelle per permettere a tutti la discesa a mare, i campi di volontariato per il supporto estivo, il collegamento con l’area archeologica di Paestum attraverso la cura del percorso degli Argonauti d’intesa con i migranti ospiti sul territorio, il coinvolgimento di artisti per la land art in pineta". A Paestum troviamo pure il Dum Dum Republic (nella foto), anch’esso all’ombra del sito archeologico. Il Beach Club evita l’uso di materiali monouso, consentendo solo quelli biodegradabili e compostabili. "L’iniziativa più creativa – raccontano gli ambientalisti – è la sfida ai clienti a non chiedere la cannuccia, proponendo, per gli aperitivi in riva al mare l’utilizzo di maccheroni di zito per sorseggiare i drinks. L’obiettivo è far capire che chiedere una cannuccia in plastica, che non è utile e nemmeno decorativa, è un gesto che nella sua inutilità rappresenta per l’ecosistema una sciagura mostruosa, responsabile dell’inquinamento delle spiagge e dei mari". A tavola, sono ammessi solo piatti in ceramica, stoviglie in acciaio, bottiglie di vetro e vassoi di legno. In spiaggia, è anche programmata una campagna sulla raccolta differenziata.

 



Logo stiletvhd canale78
Immagine app 78
SCARICA
L’APP