La Questura di Salerno e la Compagnia della Guardia di Finanza di Eboli hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro precauzionale anticipato emesso dal locale Tribunale, in applicazione di una proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale di beni mobili, immobili, e aziende riconducibili a Massimo Esposito, noto pluripregiudicato di Eboli, seppur fittiziamente intestati a componenti del nucleo familiare. Il provvedimento, che s’inserisce nel contrasto ai patrimoni illecitamente costituiti, giunge a conclusione di complesse e meticolose indagini ed accertamenti patrimoniali espletati dalla Questura di Salerno e dalla Guardia di Finanza. Il destinatario dei provvedimento era già attinto da ordinanza di custodia cautelare in carcere il 17 gennaio 2011 dalla Polizia di Stato.
Il 14 luglio dello scorso anno, fu raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere, nell'ambito dell'Operazione "Doppia X" condotta dalla Compagnia di Eboli, in quanto vertice di una articolata organizzazione criminale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. L'operazione aveva consentito di arrestare 10 persone e sequestrare una quantità di oltre 11 Kg di hashish e 30mila euro in contanti. Veniva, altresì, contestato il vincolo associativo, una condotta reiterata negli anni ed un'intensa attività illecita legata al traffico di stupefacenti dei tipo hashish nella Piana dei Sele. Gli individuati vertici dell'associazione criminale, da diversi anni, gestiscono la distribuzione e lo spaccio di stupefacenti nella Piana dei Sele, attraverso accordi "convenzionali" che li ha portati a dividersi le zone di competenza dell'attività illecita onde evitare reciproche interferenze nelle quotidiane cessioni di droga ai numerosi assuntori presenti sul territorio.
Lo stupefacente proveniva dall'area napoletana e veniva acquistato per decine di chili al mese per essere immesso nella distribuzione dai numerosi rivenditori, di cui si avvalevano i capi del sodalizio, i quali ne curavano la custodia, la detenzione, lo spaccio e la distribuzione al minuto. L'odierna misura ablatoria dei patrimonio è stata emessa sulla base del nuovo Codice delle leggi antimafia, emanato con decreto legislativo n. 159 del 6 settembre 2011 che, all'art. 22, consente l'adozione dei sequestro anticipato di beni.
Gli accertamenti hanno permesso di acclarare l'inidoneità della capacità reddituale rispetto al valore del patrimonio accumulato, prendendo a base un ampio periodo temporale, nonché la simulata intestazione di immobili a familiari e parenti. La perfetta sinergia investigativa tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza ha permesso un approccio trasversale al contrasto del fenomeno criminale.
Complessivamente, sono state sottoposte a sequestro:
- 5 unità immobiliari (appartamenti, locali commerciali e garage);
- un'attività commerciale di rivendita generi di monopolio in Eboli;
- un veicolo ed un motociclo.
Il valore dei beni mobili ed immobili sottoposti a sequestro ammonta ad un milione di euro.