AGROPOLI. Scene da far west all’ora di punta e nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele, ad Agropoli. Tre malviventi portano a segno una rapina ai danni della gioielleria Rizzo, esplodendo nella fuga diversi colpi di pistola tra la folla e all’indirizzo di una pattuglia dei carabinieri in servizio, che si trovava pochi metri più avanti all’altezza dello scalone che conduce ad Agropoli vecchia. Erano da poco passate le ore 20:15 di stasera, orario in cui il centro cittadino agropolese pullula di persone che passeggiano nell’area pedonale, chiusa al traffico e sulla quale insistono numerosi esercizi commerciali e bar. I tre rapinatori, armati e con il volto coperto da passamontagna, sono spuntati all’improvviso da Via Amendola, ovvero la traversa che fa angolo con la gioielleria: agendo con destrezza ed in pochi secondi, uno di essi ha infranto con violenza la vetrina principale con una grossa mazza di ferro; una volta frantumato il vetro, l’altro complice ha arraffato oggetti ed orologi di valore, tra cui costosi Rolex, mentre il terzo malfattore, pistola in pugno, controllava la situazione alle spalle, con la gente per strada scossa dal fragore della vetrina distrutta e dalle urla del proprietario della gioielleria, che invitava a voce alta i clienti presenti all’interno a buttarsi per terra. Urla ed un’azione criminale che attiravano immediatamente l’attenzione dei militari dell’Arma, in quel momento impegnati in controlli di routine sul territorio. Alla vista dei carabinieri, sorpresi in flagranza di reato i malviventi hanno iniziato a sparare all’impazzata, anche ad altezza uomo, per coprire la fuga e scoraggiare l’intervento dei due militari della Compagnia di Agropoli, diretta dal cap. Raffaele Annicchiarico. Ben sei i colpi esplosi con il chiaro intento di creare panico e dileguarsi: una pallottola è finita addirittura all’interno di un negozio di abbigliamento sito proprio di fronte la gioielleria Rizzo, dopo aver perforato la vetrina antistante; altre sono andate a conficcarsi nei balconi al primo piano di edifici di fronte, dove vi sono uno studio dentistico e la sede di un locale club. I carabinieri hanno cercato di inseguire invano i malfattori, ormai scappati, pare a bordo di uno scooter, con la refurtiva, che ammonterebbe a diverse migliaia di euro. Tutti recuperati i bossoli, due davanti alla gioielleria e 4 nel vicoletto, ma non l’arma, mentre sul luogo del misfatto i malfattori hanno abbandonato l'enorme martello con il quale hanno sfondato la vetrina. Il tutto, tra lo sgomento ed il terrore di decine di passanti, terrorizzati dall’accaduto.

LA TESTIMONIANAZA DI OTTAVIO COCCA, COLLABORATORE DEL TITOLARE DELLA GIOIELLERIA

"Ci siamo barricati all’interno della gioielleria, abbiamo chiuso le porte e ci siamo stesi sul pavimento". A raccontare quei momenti drammatici è Ottavio Cocca, orologiaio e collaboratore del titolare della gioielleria "Rizzo". "All’improvviso abbiamo sentito un frastuono, tutto è accaduto in pochi secondi - racconta Ottavio Cocca – dopo aver chiuso le porte abbiamo contattato i carabinieri. Io e Marco eravamo davanti al computer quando si è verificato l’assalto,con noi c’erano anche due clienti. Stiamo cercando di sistemare, la vetrina antisfondamento ha resistito abbastanza ma si è comunque danneggiata. I rapinatori hanno prelevato almeno diciotto orologi di grosso valore. Hanno agito con dei passamontagna e i guanti". Almeno ottantamila euro il bottino, tra orologi e gioielli, rubati nella vetrina. "Solo un caso ha voluto – conclude l’orologiaio – che durante la sparatoria non venisse ferito qualcuno da un proiettile volante". Una notte da vero far west con la gente che si rifugiava nei negozi, un fuggi fuggi generale per un episodio che ha davvero scatenato panico e sconcerto.

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