CAPACCIO. Al  via i sopralluoghi presso il Museo Narrante di Hera Argiva per l’inizio dei lavori di messa in sicurezza della struttura. A darne notizia la direttrice dell’area archeologica di Paestum, Marina Cipriani. La struttura è ancora off limits. Il museo attende, ormai da oltre un anno, di essere ristrutturato. Ora i fondi, circa 60mila euro,  sono stati, finalmente, assegnati e si può procedere con un primo intervento di messa in sicurezza. “Lavori propedeutici per riportare il museo alla piena funzionalità – ha spiegato Cipriani - Si procederà con una prima manutenzione ma è ancora presto per poter fissare una data di riapertura – afferma Cipriani - Speriamo si possano aprire i battenti per la stagione estiva”. A coordinare i nuovi interventi di ripristino della struttura, fortemente danneggiata a seguito dell’alluvione che, nella notte tra il 9 ed il  10 novembre 2010, ha messo in ginocchio diverse contrade di Capaccio Paestum, tra cui anche Gromola dove sorge il museo narrante, sarà la Soprintendenza che ha manifestato l’intenzione di procedere con ulteriori lavori ad integrazione di quelli previsti originariamente. In corso c’è una progettazione che prevede un intervento ex novo ed un arricchimento degli allestimenti. L’obiettivo, infatti, sarebbe  quello di realizzare, non solo, i nuovi impianti che sostituiranno quelli distrutti dall’alluvione dell’anno scorso, ma anche innovazioni per gli impianti multimediali, che promettono di affascinare ancor più i visitatori. Discorso opposto per quanto concerne gli scavi nei pressi dell’antica città di Paestum: “Al momento non ci sono fondi a disposizione – spiega la direttrice dell’area - per intraprendere uno scavo sistematico per questo motivo si è proceduto, nei mesi addietro  a diversi interventi urgenti messi in atto al solo scopo di riportare alla luce 4 o 5 tombe minacciate dagli scavi dei tombaroli. L’ultimo intervento, in ordine di tempo, è stato attuato in zona Laghetto e si è concluso a  fine ottobre”.