BATTIPAGLIA. Partorisce da sola all’ospedale “Santa Maria della Speranza”, senza alcuna assistenza medica e l’unico aiuto di un’altra gestante presente nella saletta d’attesa del reparto maternità, scoprendo che il suo bimbo è morto. Nei guai due dipendenti del nosocomio, iscritti nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Salerno: l’avviso di garanzia, firmato dal sostituto procuratore Maria Benincasa, è stato notificato ad un ginecologo e ad una ostetrica. Un dramma che ha riguardato una 40enne di Montecorvino Rovella, che a fine settembre partorì un feto morto: appena dimessa, la donna si è rivolta al Commissariato di polizia di Battipaglia denunciando l’accaduto, specificando che si trovava alla 33esima settimana di gestazione quando ha partorito il feto morto. L’intera ricostruzione dell’episodio è al vaglio degli inquirenti e dal medico legale incaricato per effettuare gli accertamenti clinici. Il feto è stato posto sotto sequestro e trasferito all’obitorio dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli, dove nei prossimi giorni il medico legale, nominato dal magistrato inquirente, deve effettuare una serie di analisi anatomopatologiche.