Sale a cinque il numero degli ultrà bianconeri arrestati per gli scontri avvenuti, domenica scorsa, davanti ai cancelli dello stadio "Guariglia". Ancora sgomento ad Agropoli per gli incidenti in occasione della partita contro la Battipagliese. La città si schiera compatta in difesa di Nasser, lo steward tunisino che sarebbe stato oggetto di insulti di stampo razziale. Ad accoglierci in casa sua è il cognato Aldo Astone, il quale spiega: “È un ragazzo d’oro che pensa solo a fare il suo lavoro con alto senso del dovere. Tra l’altro è un dirigente della scuola calcio Sacro Cuore di Agropoli, oltre ad essere un amico di tutti sempre disposto ad aiutare il prossimo”. Sulle pareti fanno bella mostra di sé tante foto che testimoniano la passione per la Salernitana di Nasser, che alla fine non arriva, e le sue dichiarazioni al telefono sono stringate: “Ho spiegato tutto ai carabinieri. Per me la questione si è chiusa già domenica, non so perché siano state messe in giro queste voci. Ho svolto il mio compito con serietà e non mi sento di aggiungere altro”. I cordiali familiari assicurano che sta benone, che non c’è stato alcun insulto né colluttazione e che vuole essere soltanto lasciato tranquillo. Intanto, l’Amministrazione comunale, retta dal sindaco Alfieri, fa la conta dei danni causati dagli ultras battipagliesi nel settore ospiti: tra cancelli e reti di recinzioni divelte, con i bagni distrutti, ammonterebbero a circa tremila euro.