Sport
Calcio, premio "Fortunato" di Castellabate a De Sanctis e ultime sulle squadre salernitane
Marco Rizzo
08 febbraio 2012 16:21
Eye
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PREMIO “ANDREA FORTUNATO” AL PORTIERE DEL NAPOLI DE SANCTIS
CASTELLABATE. Il ricordo di Andrea Fortunato è ancora vivo in tutti gli appassionati di calcio. Un destino crudele per chi, nel pieno degli anni novanta, era già stato nominato come possibile nuovo Antonio Cabrini nella storia della Juventus ed anche della Nazionale. La leucemia stroncò la vita di Andrea il 25 aprile del 1995. A soli 23 anni, il mondo calcistico italiano perdeva uno dei suoi più grandi talenti. Il terzino sinistro, nato a Salerno nel luglio del 1971, fu protagonista di una carriera fulminante. Da Salerno al Genoa, per poi indossare la numero 3 della Juve. Credeva molto nelle sue doti la Vecchia Signora. Ed oggi, a distanza di quasi 17 anni dalla sua scomparsa, c’è chi a Castellabate gli ha dedicato una biblioteca sul gioco del calcio, ed ancora la sua famiglia, con in primis il fratello Candido, procuratore sportivo, prosegue nella creazione e promozione di attività collaterali, come il “premio Andrea Fortunato”, che giunge alla sua quarta edizione ed è pronto a rinnovarsi per l’edizione 2012 a Roma, presso il Campidoglio. Il prossimo 27 febbraio, alle ore 10, la consegna del premio ad uno dei protagonisti dello sport distintisi per i successi e l’impegno nel sociale. Quest’anno il premio “Andrea Fortunato” andrà al portiere del Napoli, Morgan De Sanctis, che all’epoca della morte di Andrea, nel 1995 si affacciava al calcio giocato, da portiere del Pescara, facendo intravedere già le sue qualità tra i pali.

EBOLITANA: “DIRCEU” AL BUIO, SOCIETA’ PAGA IN RITARDO LA BOLLETTA
Ebolitana senza pace. Sul campo i risultati non sorridono alla compagine eburina, che sta vivendo da mesi difficoltà in un campionato, quello di Lega Pro Seconda Divisione, che è il primo vissuto nella storia calcistica di Eboli. Lo 0-3 interno con il Melfi relega gli uomini di Giacomarro nei piani bassi della classifica, la società è ancora nel caos totale, tra colpi di scena sempre dietro l’angolo. Adesso ad esasperare la già non facile condizione è l’impossibilità di usufruire in pieno dello stadio “Dirceu”. Allenamenti ridotti, nell’orario. Il motivo è nel taglio della corrente dell’impianto sportivo. La società non ha pagato i 7 mila euro che avrebbe dovuto versare. Una bolletta che racchiude il periodo da agosto a dicembre. Cifra poi versata, ma in ritardo rispetto alla scadenza. Ed allora, ieri, i calciatori hanno dovuto recarsi nel vicino Palasele per fare la classica doccia di fine allenamento. Lo stato del “Dirceu” è attualmente disagiato. Il crollo di una trave della tribuna principale costringe alla chiusura del settore durante le partite interne. L’Ebolitana, tra tanti problemi, continua la sua preparazione in vista della prossima sfida di campionato di Campobasso che è attualmente a rischio rinvio, per le nevicate cadute in Molise ed anche per l’atteso peggioramento delle condizioni meteo previste per il weekend.

GELBISON, DIVORZIO IN VISTA CON IL DIFENSORE ERRICO BRACA
Un calciatore in entrata, Francesco Santonicola, rinforzo in mediana per Pasquale Santosuosso, ed un altro in possibile uscita. Errico Braca manca all’appello, non si sta allenando con la Gelbison ed a questo punto è molto concreta l’ipotesi di una rottura totale nei rapporti con la società rossoblu, lacerati, sembrerebbe, soprattutto con la dirigenza. Nell’attesa di fare piena luce sulla vicenda, i risvolti di questa situazione provocano comunque un buco nell’undici di Santosuosso. Braca, difensore centrale salernitano, del rione Mariconda, è stato uno dei perni sui quali è stata costruita la Gelbison in estate. In coppia con Pascuccio ha garantito la palma di migliore difesa del raggruppamento ai vallesi, oltre a risultare decisivo con due reti realizzate, entrambe al “Morra”. Che si prepara ad ospitare la sfida di domenica pomeriggio al Cosenza. Il blasone dei silani potrebbe portare un maggior numero di tifosi sugli spalti. Questo l’intento della società del presidente Maurizio Puglisi, che attraverso l’ufficio comunicazione e marketing ha prodotto uno spot a tema. Sosteniamo la Gelbison. Sosteniamola. Questo il motto scelto per la campagna che vede impegnati, mettendoci la faccia, tifosi, amministratori locali, come il sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, ma anche i piccoli alunni della scuola “Pinto”. L’esperimento sarà ripetuto anche per i prossimi confronti interni, da qui alla fine del campionato. Un modo per sollecitare una maggior presenza di gente al “Morra” dove finora il dato sui paganti non ha eccessivamente soddisfatto la dirigenza rossoblu.


CALPAZIO, TUTTI ASSIEME PER PROVARE A FERMARE LA CAPOLISTA
Avanti, dritti, tutti assieme, per la strada che conduce alla salvezza. Le parole del presidente Gennaro Rinaldi tracciano la via che deve seguire la Calpazio. Adinolfi non si tocca, anche la sua comprensibile delusione, che l’ha portato a rassegnare le dimissioni (respinte) domenica pomeriggio, non ha fatto cambiare idea al patron Rinaldi. Serve una scossa, con i sei ko di fila totalizzati. Pensare di fare punti ad Agropoli, in casa della capolista, domenica pomeriggio, sembra un esercizio che rasenta la follia, ma il compito oggi dei capaccesi è di provare a cementarsi ancora di più e di provare anche l’impossibile. Per stoppare l’emorragia di sconfitte e per lanciare un chiaro messaggio. La salvezza non è poi tanto lontana, grazie proprio alla stupenda prima parte di stagione condotta da chi, adesso, è chiamato a mettere da parte difficoltà e crisi, per raccogliere gli ultimi frutti, i più importanti, di una semina iniziata a settembre. La Calpazio, peraltro, viene da lusinghieri risultati ottenuti contro le grandi di questo campionato. La stessa Agropoli conobbe, un girone fa, la prima sconfitta a Capaccio Scalo. Al “Vecchio” decise Barone, agropolese doc, chiamato domenica prossima a ripetersi per il bene della Calpazio. Assieme a lui un Mario Gorrasi che sta soffrendo, da settimane ormai, con un problema fisico che lo attanaglia e che non gli ha permesso di rendere al meglio e garantire i gol alla sua squadra. Il pallottoliere di super Mario è fermo all’acuto dello scorso dicembre contro l’Angri. Un assenza dalla marcatura che sta pesando come un macigno, in questo inizio 2012 da incubo per la Calpazio.

 



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