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FUNZIONARI INFEDELI
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Salerno, blitz al porto: doganieri cilentani nei guai per… fagioli e noccioline
Alfonso Stile
06 maggio 2020 11:30
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CILENTO. Arrestati o sospesi dal servizio per aver rubato frutta secca, bicchieri di carta o firmato certificazioni fasulle. Protagonisti i funzionari doganali Andrea Nardi (originario di Roccadaspide), Saverio Di Agostino di Prignano Cilento, Alfonso Giordano di Casal Velino e Carmine Guerra (originario di Lustra), coinvolti nello scandalo che ha travolto l’Agenzia delle Dogane a seguito del maxi blitz, condotto ieri al porto di Salerno dalla Guardia di Finanza con il coordinamento della locale Procura, culminato con 69 indagati, di cui 39 finiti in manette. 

Al 59enne Nardi, originario di Roccadaspide e residente a Battipaglia, è stata inflitta la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per 10 mesi per i reati di falsità ideologica commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici: secondo le risultanze investigative, in concorso con un brigadiere delle Fiamme Gialle finito ai domiciliari, avrebbe dichiarato falsamente nel documento di Carnet ATA attestante la regolarità delle operazioni, nel registro doganale attestante la chiusura delle operazioni di controllo nonché nel registro di riscontro per le merci accompagnate da bolletta doganale, l’avvenuto transito negli spazi doganali portuali di un veicolo trasportante merci in sospensione di dazio, laddove tale riscontro non era stato effettuato in quanto il mezzo non era presente nel porto di Salerno.

Il funzionario doganale Saverio Di Agostino, 67enne di Prignano Cilento, invece, è stato ristretto ai domiciliari, con le accuse di peculato e falsità ideologica commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, per aver sottratto, in concorso con altri colleghi, durante controlli nei container, tre buste piene di fagioli secchi provenienti dall’Argentina e un saccone di arachidi proveniente dalla Cina e destinati a varie ditte di import-export napoletane: secondo gli inquirenti, in qualità di assistente di prevenzione e sanità appartenente all’USMAF di Salerno e dunque pubblico ufficiale, al fine di garantirsi il profitto o l’impunità da reati, redigeva in il “processo verbale di prelevamento campioni di prodotti in importazione” attestando falsamente di aver effettuato il prelevamento differenziato in modo multiplo e casuale.

Ai domiciliari anche il 56enne funzionario doganale Alfonso Giordano di Casal Velino, per aver sottratto confezioni di bicchieri di carta, sedie pieghevoli in metallo destinate all’Auchan di Rozzano, nonché sacchi di carbone provenienti dalla Nigeria e vari oggetti per la casa.

Interdetto per 10 mesi anche il funzionario Carmine Guerra, 65enne originario di Lustra, accusato di aver messo in atto pratiche ed omissioni d’ufficio mirate ad eludere le investigazioni in corso.

Il gip Maria Zambrano del Tribunale di Salerno, infine, non ha accolto la richiesta di misure cautelari nei confronti di un altro funzionario doganale cilentano, un 59enne di Centola, coinvolto nell’indagine condotta dal pm Elena Guarino, per aver sottratto confezioni di colla e forbici.



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