PONTECAGNANO. Polemiche a Pontecagnano sul possibile impianto di compostaggio che dovrebbe sorgere in località Sant’Antonio. Ad attaccare l’Amministrazione comunale retta dal sindaco Giuseppe Lanzara sono Sinistra Italiana, Amici di Beppe Grillo e Partito Comunista: “Con Delibera di Giunta Comunale n. 161 del 03/12/2020 – scrive Sinistra Italiana - questa amministrazione ha approvato il progetto il di fattibilità tecnica ed economica dell’impianto di Compostaggio Anaerobico localizzandolo definitivamente in località Sant’Antonio, mettendo così fine alla farsa della scelta di dove collocarlo visto che la prima, e secondo noi unica, ipotesi era proprio quell’area. Nonostante le manifestazioni dell’anno scorso, la finta scelta condivisa da parte dell’amministrazione e le contestazioni al sindaco, si è deciso in giunta di approvare tale progetto in barba a qualsiasi sensibilità verso i cittadini. È utile ricordare che questo impianto si collocherebbe all’interno di un territorio non solo urbanizzato ma anche caratterizzato da produzioni agricole di eccellenza, che di recente ha ricevuto il riconoscimento europeo DOP della rucola, e di industrie agro alimentari di cui una proprio di fianco all’impianto. Non dimenticando l’importante area archeologica che copre praticamente quasi tutto il territorio comunale. Questa vocazione oramai centenaria rischia di essere seriamente danneggiata da questo impianto senza che vi sia una giustificabile contropartita sociale ed economica. Soluzioni alternative più sostenibili da tutti i punti di vista ci sono a partire dall’utilizzo di impianti di compostaggio esistenti come quello di Salerno dichiaratamente sottoutilizzato e collocato in un’area industriale più adeguata. Non dimentichiamo l’area di Sardone dove era già previsto un impianto di compostaggio finanziato dalla Regione che potrebbe essere risanata e convertita per questo utilizzo oltre ad ospitare gli impianti di trattamento del rifiuto secco. Al di là delle alternative andrebbe fatta una riflessione sul tipo di impianto. Spendere venticinque milioni di euro, inizialmente erano venti, per un impianto di compostaggio anaerobico che produrrà semplicemente biometano, in quanto il compost che ne deriverà sarà di bassa qualità e non utilizzabile in agricoltura, ci appare quantomeno anacronistico visto che l’impianto sarà realizzato tra qualche anno. Infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità già dal 2018 prescrive agli stati di andare verso emissioni zero e di abbandonare la combustione a favore di fonti energetiche non inquinanti. Pertanto, produrre biogas sarebbe inutile e dannoso. Una diversa politica del ciclo dei rifiuti organici basata sulle differenti realtà territoriali della provincia composte prevalentemente da piccoli comuni, imporrebbe l’utilizzo di piccoli impianti aerobici di più facile gestione e accettati dalle popolazioni. Purtroppo, la sudditanza di questa Amministrazione alle volontà del Presidente della Regione, oltretutto in perfetta continuità con la precedente Amministrazione guidate da Sica che nel 2016 ha aperto alla realizzazione dell’impianto, non prelude a nulla di buono. È tempo di riprendere una seria e ferma opposizione che aggreghi cittadini, associazioni, comitati, lavoratori, imprenditori e forze politiche per scongiurare la costruzione di questo impianto e trovare strade alternative più adeguate e sostenibili”. Attacchi anche dal Movimento 5 Stelle e Amici di Beppe Grillo: “Il 03 dicembre 2020 la Giunta guidata dal Sindaco Giuseppe Lanzara (PD) in videoconferenza conferma e chiarisce la visione che questa amministrazione ha della nostra comunità: BARRA DRITTA SUL MODELLO DI CITTA’ CHE HA CONTRIBUITO A CREARE, ANZI PARTORITO, L’EX SINDACO ERNESTO SICA. Ernesto Sica did it again! L’impianto di compostaggio voluto e votato dalla Giunta Sica, che nel luglio 2016 presentò la candidatura ad ospitare un impianto per il trattamento dei rifiuti organici qui in città, è solo uno degli obiettivi che l’attuale amministrazione sembra in procinto di portare a casa. Campeggiano, nell’ordine, tanto per dirne due:
• la riconversione dei contenitori industriali e
• la modifica del regolamento per la monetizzazione degli standard urbanistici;
entrambi cardini dell’ex Amministrazione dell’ex leghista - ex forzista - attuale renziano Ernesto Sica.
In un continuum con la precedente gestione, da molti degli attuali amministratori considerata folle e sconsiderata, questa attuale fa di più e lo fa meglio: lancia il cuore oltre l’ostacolo e porta il primo impianto per il trattamento della frazione organica nel nostro territorio. Quando gli allievi superano il maestro, è il caso di dire. Un maestro che in tanti anni di governo della città ha plasmato non solo il territorio ma ha partorito una generazione di politici, tutti degnamente figli suoi. La visione unica, a sottolineare una sorta di patto di continuità che ovviamente e stabilmente grava sulle spalle di tutti i cittadini, questa volta più delle altre. Questa volta i degni figli hanno fatto meglio del padre, probabilmente condannando Pontecagnano Faiano ad ospitare i rifiuti dei 12 Comuni dei Picentini, ai quali si è pensato bene di aggiungere BATTIPAGLIA. Oggi le energie civiche di città hanno il compito gravoso di difendere, non solo la città dalla monnezza, ma cosa ancor più difficile, quel dovere di costruire un’intelligenza collettiva che sappia e voglia dare una diversa prospettiva di crescita territoriale. La città della visione Sichiana, SUPERATA, MIOPE E DISTRUTTIVA della vocazione territoriale, è oggi perfettamente implementata da una classe di giovani amministratori che hanno costruito la loro fortuna politica sulla retorica abusata del “cambiamento”. E’ il caso di dire, citando l’ex sindaco ed il padre mentale di questi, “o cambiament è n’ata cos”.Il gruppo e i nostri portavoce sono pronti per intavolare un dialogo costruttivo con tutte le forze che vorranno mettere le basi per una battaglia feroce a questo modello di sviluppo improbabile. Come in una resistenza civile a cui nessuno può sottrarsi se tiene a cuore il futuro del nostro Comune”. E a contestare l’iniziativa dell’Amministrazione è anche il Partito Comunista: “Lanzara pinocchio, promesse da farlocco!” Il Partito Comunista della Piana del Sele ritiene inopportuno e dannoso un distretto dei rifiuti a ridosso del centro cittadino, vista e considerata la pericolosità del materiale trattato, l'eccessiva portata dell'impianto, e i pessimi metodi di controllo sulla raccolta differenziata; da tenere a mente anche la futura presenza di tonnellate di cherosene, derivanti dallo scarico degli aerei previsti in seguito alla riconversione dell'Aeroporto Salerno- Costa D'Amalfi. A questa giunta, mossa da molti interessi padronali, poco importa della tutela della salute pubblica e della protezione dell'IGP.” Il 'no' all'Ecodistretto arriva anche da Fratelli d'Italia: "Un tavolo congiunto tra le forze di centro-destra e di opposizione per affrontare la delicata questione dell’Ecodistretto e ribadire con fermezza la totale contrarietà alla realizzazione del sito sul territorio comunale di Pontecagnano Faiano. E’ quanto chiede il commissario cittadino di Fratelli d’Italia, Giuseppe Corrado, in una lettera ai partiti e alle forze civiche locali, per avviare un serio confronto, all’indomani del verbale di deliberazione n. 161 del 03/12/2020 della Giunta Lanzara, sulla presa d’atto del progetto che la Regione Campania ha predisposto inerente i lavori di “Realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Pontecagnano Faiano (SA)”, già destinatario di un finanziamento di circa 20 milioni di euro dalla Regione Campania. L’area individuata per la realizzazione del sito ricade nella zona industriale di Pontecagnano Faiano, nei pressi dello svincolo autostradale in direzione sud della Salerno-Reggio Calabria, a ridosso del centro abitato del quartiere Sant’Antonio. Fratelli d’Italia, in più occasioni, ha manifestato forti perplessità sull’area in oggetto, a forte vocazione agricola, sia per la presenza di importanti aziende della quarta gamma, sia per l’inadeguatezza delle infrastrutture che provocherebbero serie ripercussioni sulla già precaria viabilità cittadina. Inoltre, non è chiaro il reale impatto ambientale che provocherebbe l’opera in una zona strategica per il tessuto socio-economico cittadino. “Lancio un appello a tutti i partiti ed i movimenti civici del centro destra per rilanciare un programma di governo alternativo e nuovo per disegnare la città del futuro: tale mia richiesta è frutto di una ponderata decisione dopo aver appreso la notizia che è stata individuata a Pontecagnano l’area per il prossimo sito di trattamento dei rifiuti e dopo aver letto le felicitazioni di una maggioranza che dimentica i disagi provocati dalla discarica di Sardone che da anni accompagna con il suo olezzo la vita dei nostri cittadini” dichiara Giuseppe Corrado, commissario cittadino di Fratelli d’Italia. “E’ doveroso, per una coalizione che si candida ad essere guida della città, confrontarsi seriamente su idee e progetti alternativi alle politiche di questa Amministrazione, succursale del feudo salernitano e accondiscendente al volere del governatore” termina Corrado".