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LA MISSIVA
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Linea alta velocità SA-RC, Cilento tagliato fuori: Valiante scrive al Ministero
Comunicato Stampa
17 febbraio 2021 13:19
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VALLO DELLA LUCANIA. Il presidente del CdA del Consac, Simone Valiante, scrive al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Giovannini, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al presidente del CdA di RFI, Anna Masutti, per delle osservazioni sulle ipotesi di tracciato della nuova linea ferroviaria Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria, che vedrebbe tagliati fuori i territori di Piana del Sele e Cilento:

On.le Ministro, mi rivolgo a Lei, per rappresentarle lo sconcerto e l’incredulità che informa l’intera cittadinanza dell’area sud della Provincia di Salerno, per le scelte strategiche che si profilano in riferimento al tracciato ipotizzato per la linea ferroviaria dell’Alta Velocità(A.V.) nella tratta SA - RC. Risulterebbe, invero, che il Cilento, area compresa nell’omonimo Parco Nazionale, fiore all’occhiello dell’intera Regione Campania per la sua eccezionale valenza turistica e Patrimonio mondiale Unesco, sarebbe completamente by-passato dalla nuova tratta ferroviaria di progetto. Sottolineo che trattasi di novità assoluta, partorita tra l’altro nel silenzio più totale. Tale, a mio avviso, inopinata scelta appare in pieno contrasto con le iniziali ipotesi progettuali maturate in ambito FFSS e riportate in un documento tecnico del 2016, allorquando era previsto anche nella programmazione degli investimenti nazionali, che la linea Alta Velocità SA – RC seguisse il cosiddetto percorso della “Variante Ogliastro – Sapri”. Lo sviluppo delle suddette ipotesi progettuali (mai da nessuno rinnegate) è stato seguito da parte dello scrivente nel corso degli anni, in particolare col lavoro parlamentare dal 2013 al 2018 unitamente ad alcuni colleghi come l’On. Iannuzzi, in qualità di componenti della competente commissione parlamentare e con il quale in queste ore abbiamo condiviso sconcerto e disappunto. La nuova inopinata scelta andrebbe a vanificare, per le generazioni future, tutti gli sforzi che coraggiosi e caparbi imprenditori, non solo nel settore turistico, stanno attualmente compiendo pur tra innumerevoli difficoltà.Appare, tra l’altro, singolare che scelte di sviluppo così radicali e profonde per l’intero Mezzogiorno d’Italia si compiano senza un adeguato dibattito pubblico ed un corretto coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali e delle categorie rappresentative degli interessi diffusi. Non ci è dato capire, poi, anche dal dibattito di qualche giorno fa in Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, presente per Rfi la dottoressa Fiorani, quale logica di sviluppo così innovativa giustifichi in termini di indotto economico e di costi l’ipotesi della nuova tratta e quale sia la ricaduta reale dell’investimento, il perché della cancellazione di precedenti atti di programmazione ed elaborati progettuali in stato avanzato e del declassamento di una rete esistente. Non vogliamo pensare che la modifica della progettazione di una grande infrastruttura del Paese non sia supportata da dati macroeconomici che giustifichino il totale stravolgimento di un’ipotesi progettuale e di una scelta che condiziona lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. Chi decide, poi, e come si decide il destino economico di un territorio ed il futuro di una grande opera?. Le chiedo, quindi, on.le Ministro, a nome della collettività, delle amministrazioni locali socie del Consorzio che ho l’onore di presiedere e dell’imprenditoria locale in particolare, un approfondimento serio e documentato ed il coinvolgimento diretto (non indiretto) del Presidente della Regione Campania, on. Vincenzo De Luca, sensibile da sempre alle necessità dei nostri territori ed ai temi dello sviluppo. Certo di un favorevole riscontro, colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti”. 



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