EBOLI. Concorsi pubblici manipolati ed autorizzazioni per amici e parenti ad Eboli e Cava de’ Tirreni. La spirale giudiziaria che ha avvolto l’ex sindaco di Eboli, Massimo Cariello, risucchia altre 14 persone, accusate a vario titolo di corruzione, abuso e rivelazione di segreti d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.
Il pm Francesco Rotondo della Procura della Repubblica di Salerno, infatti, ha chiesto un nuovo rinvio a giudizio per Cariello, già a processo per due dei quattro capi d’imputazione a suo carico, e per gli imprenditori Gianluca e Gennaro La Marca, Roberto e Simone Birolini; il funzionario comunale Giuseppe Barrella, il tecnico Emilio Grippa, i progettisti Agostino Napoli e Francesco Siano, Vincenzo D’Ambrosio e Annamaria Sasso, rispettivamente componente e presidente della Commissione esaminatrice nel concorso pubblico per due posti da educatore negli asili nido indetto dal Comune di Eboli; Francesco Sorrentino, funzionario comunale di Cava de’ Tirreni e direttore del Consorzio Farmaceutico di Salerno, componente della Commissione esaminatrice per l’assunzione di 10 istruttori direttivi nel comune metelliano.
Gli imprenditori coinvolti avrebbero beneficiato di permessi per ampliare l’indice di edificabilità di propri immobili nell’area Pip. Per i concorsi farsa, inoltre, nei guai anche Giuseppe La Brocca, ex consigliere comunale di maggioranza ed attuale coordinatore cittadino di ‘Cambiamo con Toti’, già delegato a Legalità e Sicurezza dall’Amministrazione Cariello nei rapporti dell’ente civico con l’Anci; e Vitantonio Marchesano, candidato alle ultime Regionali nella lista Fratelli d’Italia, fratello di Vincenzo Marchesano (non indagato), già capogruppo consiliare di Fdi ad Eboli dal 2018 al 2020, cancidato e non eletto alle ultime Comunali. Sia La Brocca che Marchesano, nello specifico, secondo l’accusa avrebbero chiesto le domande dei concorsi, in anticipo, per favorire i rispettivi figli: quella di La Brocca risultò vincitrice.
Compariranno tutti davanti al gup Gerardina Romaniello del Tribunale di Salerno nell’udienza preliminare fissata per l’8 aprile prossimo presso la cittadella giudiziaria del capoluogo.
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