BATTIPAGLIA. È legittima la deliberazione adottata dal Consiglio comunale di Battipaglia in data 5 novembre 2018. A sancirlo, con apposita sentenza del 29 marzo ultimo scorso, i giudici della Seconda sezione del Tar di Salerno, respingendo con sentenza il ricorso presentato dalla Famiglia del noto avvocato Alfonso Landi, la quale dal 2011 chiede di realizzare un intervento edilizio di nuova costruzione dalla volumetria di circa 25.000 metri cubi su aree che ricadono in zona territoriale omogenea 'B2 centrale' del comprensorio 'centro urbano' del Comune di Battipaglia e sono in parte edificabili già sfruttate nel 1977 per fini edilizi e in parte non edificabili.
Su quest’ultime il Consiglio di Stato nel 2016 aveva sancito la legittimità dell’annullamento disposto dal Comune in autotutela a seguito della pronuncia del TAR Salerno che, nel 2013, aveva invece (erroneamente) acclarato la formazione del titolo edilizio per silenzio assenso. Non persa la speranza, la famiglia Landi, assistita dall’avv. Lodovico Visone, nel 2018 impugnava la deliberazione del Consiglio comunale che, in rigetto della c.d. istanza di ritipizzazione urbanistica, aveva ritenuto conformativi i vincoli impressi sulle aree ubicate in centro urbano alla Via Garigliano. Sulle aree, infatti, sono impressi dalla data di entrata in vigore del PRG approvato il 30/03/1972, vincoli quali il verde pubblico, i parcheggi pubblici e la rete viaria infracomunale.
Sennonché i privati lamentavano la natura espropriativa dei vincoli, mentre il Comune difeso dall’avv. Carla Concilio e coadiuvato dalla associazione ambientalista Fare Ambiente Movimento Ecologista Europeo, presieduta dal prof. Vincenzo Pepe ed assistita dall’avv. Ferdinando Belmonte, ritenevano, alla luce di pacifici precedenti resi dal Consiglio di Stato, la natura conformativa.
Così il TAR Salerno non ha potuto che, rimeditando il precedente orientamento, dichiarare ammissibile l’intervento ad opponendum della nota Associazione ambientalista, e, conformandosi alla giurisprudenza del giudice di appello, rigettare il ricorso della Famiglia Landi. Una storia iniziata nel 2011 e conclusasi il 29 marzo ultimo scorso? Staremo a vedere, fatto salvo un nuovo intervento del Consiglio di Stato.