CAPACCIO. “Il titolo della Calpazio non è in vendita e non lo sarà mai”. Il presidente granata Gennaro Rinaldi vuole fare chiarezza, davanti alle preoccupazioni manifestate anche dai tifosi, che vivono con la paura della fine del calcio a Capaccio Capoluogo, che dura dal 1963. Resta forte l’intenzione, in Gennaro Rinaldi, di lasciare la società in mani altrui, ma prima si dice ancora pronto ad attendere novità, ovvero manifestazioni d’interesse all’appello lanciato qualche giorno fa. Rinaldi aspetta che qualcuno sia pronto a supportarlo sia nell’aspetto economico che in quello gestionale. Altrimenti, tra qualche settimana il passo successivo porterà il patron capaccese a consegnare il titolo della Calpazio nelle mani del sindaco Italo Voza. Sarebbe l’ultimo atto prima di abbandonare completamente la scena. Gennaro Rinaldi spera che, nel frattempo, qualcosa possa cambiare anche sul versante dell’impiantistica sportiva, perché una delle richieste avanzate ormai già da qualche mese dal presidente della Calpazio, è la possibilità che uno dei campi sportivi del territorio comunale venga dotato di un manto in erba sintetica. Rinaldi incontrerà gli amministratori comunali nei prossimi giorni (l’incontro è comunque da fissare) e dal vertice si augura di ricevere risposte importanti, capaci chissà di fargli cambiare idea, davanti anche alla prospettiva di un avvicinamento nei suoi confronti di altri soggetti pronti a contribuire alla causa, alla salvaguardia della storia della Calpazio, arrivata ai massimi livelli con l’opportunità di programmare il terzo anno di fila in Eccellenza.