CAPACCIO PAESTUM. Il Tar di Salerno, con apposita sentenza, ha dichiarato improcedibile, per sopravvenuto difetto d’interesse, il ricorso presentato nel 2016, dagli allora consiglieri comunali di minoranza Francesco Longo, Gennaro De Caro, Pasquale Cetta, Franco Tarallo e Carmelo Pagano, richiedente l’annullamento previa sospensiva della delibera del Consiglio Comunale di Capaccio Paestum) n. 33 del 13.5.2016, con cui fu approvato il Bilancio di previsione dell’esercizio 2016 e relativi allegati, per vizi attinenti al procedimento di approvazione. Ricorso presentato dai cinque esponenti dell’opposizione, rappresentati dall’avv. Antonio Scuderi, contro il Comune di Capaccio Paestum, difeso dall’avv. Gaetano Paolino, e nei confronti del consigliere Pasquale Mazza, non costituitosi in giudizio.

Nello specifico, veniva chiesto anche l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, anche della convocazione dell’assise civica (in prima convocazione per il giorno 12 maggio 2016 - ore 16, e in seconda convocazione per il 13 maggio 2016 - ore 19) sottoscritta d’ordine dal segretario comunale e della nota sottoscritta dallo stesso con cui si comunicava la trattazione degli argomenti in seconda convocazione, oltre alla delibera di Giunta n. 141 del 29.4.2016 di approvazione dello Schema Bilancio di Previsione 2016.

A seguito di udienza pubblica, i giudici della Prima sezione del Tar, dopo aver già rigettato all’epoca dei fatti la domanda cautelare, rilevando che l’Amministrazione si attivò già dal 14 giugno 2016 per garantire le prerogative dei consiglieri e rinnovare il procedimento di approvazione, con conseguente inammissibilità del ricorso, lo ha così dichiarato improcedibile, vista anche la memoria da ultimo depositata dai ricorrenti nella quale si afferma la sopravvenuta carenza d’interesse. Compensate le spese di lite.