SALERNO. “A ventidue anni di distanza da quel tragico giorno, l’U.S. Salernitana 1919 vuole ricordare e rendere omaggio alla memoria di Ciro Alfieri, Vincenzo Lioi, Giuseppe Diodato e Simone Vitale, figli di Salerno, giovani tifosi granata tragicamente scomparsi nel rogo del treno di ritorno da Piacenza il 24 maggio del 1999”. Con una nota sul sito ufficiale il club granata ricorda Ciro, Enzo, Giuseppe e Simone, nei giorni che vedono Salerno festeggiare proprio il ritorno in serie A dopo 22 anni da quella maledetta trasferta. Ai quattro ragazzi sono già andate tante dediche per il rientro nella massima categoria della Salernitana. Messaggio anche dal sindaco Vincenzo Napoli: “Sono passati 22 anni da quella tragica mattina che sconvolse la nostra città. Il dolore per la morte di quattro giovanissimi salernitani è ancora vivo nella mente di tutti noi. E lo è forse ancor di più oggi, in questi giorni di grande gioia per i tifosi e la comunità tutta. Ciro, Enzo, Peppe, Simone: Salerno non dimentica”. Il rogo avvenne sul quinto vagone del treno speciale che riportava a casa quasi 1.500 supporters granata dalla trasferta di Piacenza, e provocò la morte di due 15enni, Vincenzo Lioi e Ciro Alfieri, del 23enne Giuseppe Diodato, del 21enne Simone Vitale. Feriti ed intossicati, con alcuni a gettarsi dal treno in corsa per scampare alla morte. Incendio provocato dagli stessi tifosi, un viaggio da incubo durato quasi dodici ore, terminato nel peggior modo possibile ed immaginabile, quando all’interno della lunga galleria Santa Lucia, di 10 chilometri che divide le stazioni di Nocera Inferiore e Salerno, venne scatenato l’inferno di fuoco, dopo la notte di disordini, con il convoglio vandalizzato, per un ritorno a casa segnato dalla delusione, l’amarezza visto che il giorno prima, nel pomeriggio, si era consumata la retrocessione dalla serie A della Salernitana, quel pareggio per 1-1 a Piacenza che non bastò per evitare la discesa di categoria dopo soli dodici mesi dalla promozione. Salerno non dimentica, e non lo farà mai, Ciro, Enzo, Peppe e Simone, vittime di una cieca follia, di una tragedia senza senso apparente.