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Attualità
Bcc di Aquara: i dati del bilancio 2009
Comunicato Stampa
26 marzo 2010 10:30
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Direttore_Marino_BCC_Aquara

 

Il Consiglio d’Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Aquara ha approvato il Bilancio d’esercizio per l’anno 2009. In un periodo in cui la crisi finanziaria ed economica imperversa a livello internazionale, l'istituto di credito cilentano, presieduto da Luigi Scorziello, continua a raccogliere la fiducia e le speranze di migliaia di risparmiatori e imprese: la fiducia dei risparmiatori è tutta racchiusa nella strabiliante crescita dei depositi, saliti a 177 milioni di euro (+11% rispetto all’anno precedente); la speranza delle imprese è, invece, riscontrabile nella crescita degli impieghi (prestiti), che hanno raggiunto i 102,5 milioni di (+4%).

I numeri ottenuti dalla BCC di Aquara diventano ancora più significativi se confrontati con il sistema creditizio nazionale. La crescita di capitale e riserve è stata del +15,1% contro il +6,4% della media nazionale, un abisso di solidità e stabilità finanziaria che fornisce garanzie anche per il futuro della Banca.  

confronto_percentuale

 

Raggiante il direttore della Bcc di Aquara, Antonio Marino (nella foto sopra): “Abbiamo superato ogni più rosea aspettativa di crescita, grazie ad una vicinanza di valori e di intenti che mette in connessione la nostra banca alla realtà sociale in cui opera. La gente sente la BCC di Aquara come una banca familiare, che ascolta e risolve i problemi anziché aggiungere burocrazia. Stiamo lavorando affinché questo grande attestato di stima non venga mai tradito”. C’è da considerare, tuttavia, il rallentamento dell’utile d’esercizio, fermatosi a 1,1 milioni di euro (-49%), ma come spiega lo stesso direttore Marino “un calo degli utili, in un periodo di crisi, non è solo fisiologico ma, per certi versi, desiderabile, in quanto consente a famiglie ed imprese di sostenere minori costi di indebitamento. La BCC di Aquara, per superare tale crisi, ha messo in campo un fenomenale impegno sociale di grande concretezza, preferendo la strada della riduzione dei tassi spontanea e generalizzata alla contrattazione su richiesta di clienti”. In effetti, con la sfavorevole congiuntura economica si sono ridotti di molto i tassi di interessi, nello specifico l’Euribor, e questo ha portato ad una naturale riduzione del margine d’interesse, in conseguenza del fatto che i prestiti erogati dall’istituto sono agganciati a tale parametro. Marino precisa, inoltre, che “quando la crisi avanza, non basta stimolare i consumi con la riduzione dei tassi, bisogna pensare anche ad iniezioni sull’economia reale, ed è per questo che abbiamo deciso di espanderci aprendo una nuova filiale nella città di Salerno e una nuova sede amministrativa a Capaccio”. È proprio il caso di dire che la crisi non spaventa, anzi può fare da trampolino di lancio.

 

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