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NUOVA BUFERA
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Salerno, si allarga scandalo coop: altri due arresti della Squadra Mobile
Alfonso Stile
12 ottobre 2021 09:47
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SALERNO. Si allarga lo scandalo corruzione&coop al Comune di Salerno: questa mattina, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato altre due persone. Si tratta di Gianluca Izzo e Umberto Coscia, rispettivamente amministratore di fatto della cooperativa sociale San Matteo e suo diretto collaboratore, tradotti ai domiciliari. L’accusa è di minacce sul libero svolgimento del voto alle recenti elezioni comunali a Salerno. Il duplice provvedimento cautelare eseguito stamane s’incastra come nuovo filone dell’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Salerno, culminata ieri con 29 indagati, tra cui il sindaco Vincenzo Napoli, e gli arresti del consigliere regionale Nino Savastano e del dirigente responsabile del settore Ambiente, Luca Caselli e di Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale, in carcere a Fuorni.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA PROCURA DI SALERNO - In data odierna, la Squadra Mobile di Salerno ha dato esecuzione ad una ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, applicativa degli arresti domiciliari per una durata di 20 giorni nei confronti di Gianluca Izzo, amministratore di fatto della Cooperativa sociale ‘San Matteo’ e Umberto Coscia, lavoratore della predetta società, per il reato di cui all’art. 87 D.P.R. 570/1060, ovvero "di aver usato violenza e minaccia verso elettori per costringerli a votare in favore di determinate candidati". La misura è stata disposta per garantire la possibilità di genuina acquisizione della prova a fronte del pericolo di inquinamento delle corrispondenti attività.

IL FATTO - In data 3.10.2021, nella prima giornata di voto per le elezioni amministrative del Comune di Salerno, la Polizia Giudiziaria aveva appreso, dalla pagina-profilo Facebook di alcuni consiglieri di minoranza, che era stato pubblicato e commentato un "messaggio audio" dal contenuto intimidatorio in relazione al suffragio in corso di svolgimento. Dai commenti ai vari post risultava che probabilmente il messaggio era stato diffuso a mezzo WhatsApp o altro social media e destinato ad un gruppo chat composto dai lavoratori di un Ente legato alla Amministrazione comunale che aveva "espresso una candidata nelle liste collegate al Sindaco Vincenzo Napoli". Dall'ascolto dell'audio, trasmesso formalmente a questa Procura della Repubblica, risultava che una voce maschile richiamava tutti i destinatari a rispettare indicazioni di voto evidentemente in precedenza impartite, utilizzando frasi del chiaro contenuto minatorio.

Secondo quanto ritenuto nel provvedimento cautelare, all’esito parziale delle attività investigative, l'audio era stato inoltrato in un gruppo WhatsApp di cui facevano parte i dipendenti della cooperativa San Matteo da Umberto Coscia e confezionato da Gianluca Izzo, mandante anche di una seconda comunicazione, sempre tramite WhatsApp, del medesimo tenore intimidatorio.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari, a carico di Coscia e di un altro lavoratore della cooperativa, è stato sequestrato un elenco, manoscritto, con i nomi di votanti una candidata, Alessandra Francese, moglie di Gianluca Izzo, risultata poi prima tra i non eletti. Il fratello della candidata, Davide Francese, è invece l’attuale presidente della coop San Matteo. 

È stato rivenuto ed esaminato dalla polizia anche un telefono cellulare, al cui interno si riscontrava la presenza di una chat WhatsApp, denominata Coop FatebeneFratelli, su cui erano stati inoltrati i messaggi audio intimidatori.



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