NAPOLI. Nell’ambito delle iniziative tese alla celebrazione del “100° anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto”, per rievocare lo storico viaggio della salma del soldato sconosciuto, divenuto simbolo dei tanti caduti durante la Prima Guerra Mondiale, il Comando Forze Operative Sud (COMFOP SUD) ha organizzato, nelle giornate del 26 e 27 ottobre 2021, una manifestazione sportiva/addestrativa non competitiva denominata “Una staffetta per il Milite Ignoto”.
L’evento, che avrà la durata di 24 ore, si svolgerà in contemporanea nelle città in cui hanno sede alcuni comandi e i reparti dipendenti dal COMFOP SUD.
In particolare, alla staffetta organizzata nella città di Battipaglia parteciperanno i militari che prestano servizio presso il Comando Comprensorio, il 4° Reggimento Carri, l’8° Reggimento Artiglieria “Pasubio” e il Reggimento Logistico “Garibaldi”, reparti che insistono nel comprensorio militare di Persano. La staffetta muoverà il 26 ottobre alle 10.00 da piazza Aldo Moro, si svilupperà lungo il perimetro della città per 24 ore concludendosi nella medesima piazza il 27 ottobre alle ore 10.00.
Nella medesima giornata di martedì la staffetta si svolgerà nella città di Salerno dove i Cavalleggeri del reggimento Guide (19°) muoveranno dalle ore 10.00 del 26 ottobre lungo un tragitto sul lungomare Trieste tra piazza della Concordia e piazza della Libertà per la durata di 24 ore e concludendo la manifestazione nella piazza del monumento ai Caduti del mare il 27 ottobre alle ore 10.00.
L’evento sarà accessibile anche per i familiari dei militari dell’Esercito Italiano, per i simpatizzanti e per i componenti di A.S.D. locali, con frazioni di mezz’ora ciascuno.
Dopo la 1ª Guerra Mondiale, le Nazioni che avevano partecipato al conflitto vollero onorare i sacrifici e gli eroismi delle collettività nella salma di un anonimo combattente caduto con le armi in pugno. Una sola salma sarebbe stata tumulata al Vittoriano a rappresentare il sacrificio di 651.000 italiani.
Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria e insignito della medaglia d'oro con la seguente motivazione:
"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria."