Attualità
ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE
ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE
Capaccio, 50mila euro per sfiduciare Palumbo: arrestato Roberto D'Angelo
Comunicato Stampa
19 novembre 2021 13:36
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CAPACCIO PAESTUM. Nelle prime ore della mattinata, nel comune di Roccadaspide, militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno hanno eseguito un'ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno - a carico di un imprenditore del luogo nonché coordinatore del Comitato 'Magna Graecia' di Italia Viva a Capaccio Paestum, Roberto D'Angelo (nella foto), ritenuto responsabile del reato di "istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti".

Nell'ambito di una più ampia contestazione relativa ai rapporti tra l'imprenditore e l'Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno e allo stato disattesa da parte del giudice per le indagini preliminari, questi ha ritenuto gravemente indiziato il predetto imprenditore, quanto ai reati di istigazione alla corruzione e turbativa d'asta, avendo, secondo l'ipotesi accusatoria, promesso 50.000 euro ad un consigliere comunale di maggioranza dell'epoca al fine di indurlo a votare la sfiducia al sindaco allora in carica, il compianto Francesco Palumbo, reo di non averlo favorito nell'aggiudicazione di un appalto finalizzato ai lavori di riqualificazione e ripristino di un asse viario insistente nel Comune di Capaccio Paestum (Via Magna Graecia), nonché promettendo al medesimo amministratore ulteriori 150.000 euro quale compenso per il suo impegno ad aiutarlo nell'aggiudicazione della citata gara, nonché avendo offerto ad un dirigente comunale, peraltro senza esito, la somma di 50.000 euro per essere favorito in una gara relativa alla locazione e valorizzazione di un villaggio turistico in zona Laura di Paestum. 



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