EBOLI. Aggiornamento sui casi di Coronavirus ad Eboli, al 29 novembre, fornito dalla pagina Facebook del Comune: “In base alla documentazione trasmessa dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL, diretto dalla dottoressa Annamaria Nobile, si comunica quanto segue:
"con riferimento al periodo 15/8/2020 – 26-29 novembre 2021:
il numero complessivo dei casi positivi SARS CoV2 è 2777
il numero dei decessi è 53
con riferimento ai dati cumulativi per il periodo 26-29 novembre 2021 (2 ospedalizzati):
il numero dei nuovi positivi è pari a 23
il numero delle guarigioni è pari a 10
il numero dei decessi è pari a 0.
Ad oggi sono in isolamento domiciliare n. 49 soggetti positivi.
A tutela della salute e di una regolare continuità delle attività economiche, sociali e scolastiche, ai cittadini si raccomanda di aderire con fiducia alla campagna vaccinale in corso, rivolgendosi alle strutture sanitarie attive sul territorio.
Al fine di scongiurare recrudescenze del contagio, e’ importante:
- utilizzare i dispositivi di prevenzione individuale (mascherina di protezione delle vie aeree)
- praticare il distanziamento sociale, evitando assembramenti e condizioni di sovraffollamento di luoghi al chiuso
- lavare/sanificare frequentemente le mani
- continuare a mantenere un comportamento responsabile e prudente, osservando scrupolosamente tutte le norme di contenimento del contagio.
Si invitano, inoltre, i titolari e i gestori di attività economiche indicate dal D.L. 23 luglio 2021, n. 105 ad effettuare un controllo rigoroso sul possesso della Certificazione Verde (green pass) da parte degli avventori, oltre ad osservare la nuova ordinanza del Presidente della Regione Campania n. 26 del 30.10.2021 che ha prorogato fino al 31 dicembre i provvedimenti assunti con l’ordinanza n. 25 del 30.09.2021. La certificazione verde è obbligatoria per accedere a determinati servizi ed attività, quali pubblici esercizi, ristoranti, palestre, università, trasporti etc. Si ricorda che la violazione degli obblighi sull’uso del green pass che dovesse emergere a seguito di controlli delle autorità preposte, comporta l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro, nonché la chiusura dell’attività nei casi previsti".